Corso di Laurea in Infermieristica e in Infermieristica Pediatrica.

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Ecco come è organizzato in Italia il CDL. In totale dovrete conseguire 180 CFU.

Il Corso di Laurea in Infermieristica e in Infermieristica Pediatrica prevede l’acquisizione di 180 CFU nel corso dei tre anni così come stabilito dalla riforma degli ordinamenti didattici (D.M. 270/04). I crediti vengono acquisiti con il superamento di circa 20 esami di altrettanti Corsi Integrati che possono essere di una sola disciplina o da più moduli didattici di più discipline.

Corso di Laurea in Infermieristica: la guida completa per orientarsi nello studio alla Triennale.

60 CFU sono di solo tirocinio (1800 ore) a cui si aggiungono CFU di laboratorio ed attività didattiche elettive a scelta dello studente e seminari. La frequenza è obbligatoria e di solito le assenze nella parte teorica non debbono superare il 30% altrimenti si è costretti a ripetere l’anno per quel corso integrato che non si è frequentato, anche per uno solo. Non sono invece ammesse assenze per ciò che riguarda il tirocinio; le 1800 ore sono tutte fatte con esperienze in 10-15 setting assistenziali diversi.

Si alternano e si integrano lezioni frontali, laboratori e tirocinio con una impressionante turbinio che soprattutto nel primo anno impediscono il “Time to study, time to discuss, time to read, time to think and reflect…. Time to sleep, time to enjoy, time to stay with the family, with friends, time to have a fun… Is needed to be a good person” così bene ben definito da Horvath, 2015.

L’organizzazione dei corsi è su due semestri, ma ogni università ha libertà di costruzione dei corsi integrati, del loro posizionamento in un semestre o nell’altro e addirittura in un anno anziché in un altro. Così pure l’organizzazione dei tirocini risente delle scuole di pensiero locali; per cui in alcune università il tirocinio inizia alla fine del primo semestre in altre alla fine del secondo; in altre la somministrazione dei farmaci avviene già al primo anno in altre nel secondo anno. I punti di riferimento degli studenti, i tutor clinici, sono bene strutturati e definiti in alcune realtà, meno in altre.

La valutazione dei tirocini ha conseguenze diverse. Un risultato negativo nella prova finale di tirocinio in alcune università significa dover ripetere l’intero anno di tirocinio, in altre si va avanti comunque. Sicuramente il processo di nursing è un elemento ormai passato in tutte le università, anche se i teorici di riferimento, con i quali si pianifica l’assistenza, è altamente difforme.

L’Esame di Stato, dopo ripetuti interventi del MIUR, sta diventando effettiva prova di abilitazione; superati gli scontati quiz, la prova è diventata tecnica, di discussioni di casi e pianificazione assistenziale. L’intervento di ANVUR e agenzie di certificazione hanno contribuito a rendere omogenei corsi di laurea di una università distribuiti sul territorio, ma non certo a formare un Infermiere “italiano”.

Autori:

  • Dr. Adoriano Santarelli – Direttore ADP CdL in Infermieristica. Università Politecnica delle Marche:
  • Dr.ssa Gilda Pelusi – Direttore ADP Corso di Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche e Ostetriche. Università Politecnica delle Marche