CEVEC è il catetere venoso centrale ad inserimento rapido. Tutto ciò che Infermieri e Medici devono sapere.
Sappiamo che disporre di un accesso sicuro durante un’emergenza è fondamentale. Le principali terapie salvavita sono da somministrarsi per via endovenosa, ma non sempre è facile e veloce disporre di un accesso valido. Ecco tutto ciò che Infermieri e Medici devono sapere su questo presidio.
Da anni sappiamo che talune terapie salva vita possono essere somministrate per via intraossea, come nel caso dell’adreanalina, oppure per via inalatoria, come nel caso del naloxone (antidoto degli oppiacei). Nonostante si disponga ti tali tecnologie è stato lo stesso indagata una metodologia di inserimento rapido, in modo tale da consentire la somministrazione per via parenterale endovenosa.
Per ovviare a numerose problematiche che possono presentarsi soprattutto in caso di politrauma (shock ipovolemico, estese ustioni, amputazioni, ecc) si è ovviato con questo dispositivo utilizzabile in ambito extraospedaliero. La classica tecnica del Seldingher non utilizzabile in ambito extraospedaliero è stata degli inventori di questo dispositivo rivisitata. La riduzione delle complicanze precoci legate all’inserimento del catetere venoso centrale in ambito ospedaliero non è la medesima dell’ambito extraospedaliero, dove non si dispone di dispositivi ad emissione di ultrasuoni (come gli ecografi) in grado di guidare l’operatore nell’inserimento dell’accesso.
Per meglio comprendere l’inserimento e la tecnica di posizionamento di tale catetere si rimanda al video sottostante.