La lettera di Silvia, Infermiera, riapre la discussione sulla violenza tra operatori: “aggredita e irrisa verbalmente dal Medico di Reparto, non ce la faccio più, nessuno prende provvedimenti”.
Carissimo Direttore di AssoCareNews.it,
mi chiamo Silvia, ho 37 anni e faccio l’Infermiera da 3 lustri. Poco fa mi sono imbattuta nella lettera della collega Sandra e mi ci sono ritrovata appieno in quello che denuncia. Anche in mio Reparto uno dei Medici tratta male noi Infermieri e soprattutto noi professioniste.
Nessuno prende provvedimenti. Lui è un noto politico della zona e più volte è stato eletto o si è candidato alle elezioni regionali.
Hanno tutti paura di lui. Ha un modo troppo arrogante di trattare i colleghi, noi Infermieri, gli OSS e persino i Pazienti. In tanti si rifiutano ogni giorno di lavorare con lui e gli Assistiti non lo vogliono nemmeno vedere da lontano. Eppure è sempre in Reparto, detta le sue regole e tratta tutti come emeriti schiavi.
L’altro giorno mi ha urlato dietro e mi ha irrisa davanti ad un Paziente semplicemente perché gli avevo fatto notare che l’Assistito aveva edemi declivi e che probabilmente il diuretico che faceva non era sufficiente.
“Ma che ne sai tu di patologie, tu sei una semplice Infermiera e chissà in quale università del Sud hai preso la laurea, prima di parlare impara a connettere il cervello o stattene in silenzio” – mi ha detto.
Il Paziente mi ha guardata inorridita, era dispiaciuto per me ed è intervenuto: “l’Infermiera ha ragione, lei una settimana fa mi ha sospeso i tre Lasix che prendevo quotidianamente la mattina, il pomeriggio e la sera e questi oggi sono i risultati, guardi che caviglie; questa ragazza sa il fatto suo e mi ha notato le mie caviglie gonfie tutti i giorni persino misurandone la circonferenza; a lei non l’ho più visto da quando mi ha tolto i farmaci”.
All’inizio l’ho presa come una rivincita, poi però ho capito che non è più possibile lavorare in queste condizioni e soprattutto in questo clima. Anche per questo ho chiesto di essere trasferita in un’altra Unità Operativa perché sotto stress.
Possibile che i Medici, non tutti per fortuna, ci debbano sempre trattare così male? Dov’è la tanto decantata multidisciplinarietà?
Inoltre, e questo lo voglio ribadire, non mi sono laureata in Infermieristica al Sud, ma in una nota Università Lombarda, proprio nella regione dove ora vivo e lavoro.
Grazie Direttore, una caro saluto.
Silvia, Infermiera
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