Vitiligine: cos’è? Quali sono le cause? Come giungere ad una diagnosi benevola e possibilità di trattamento e cura.
La vitiligine è una malattia della pelle che colpisce i melanociti, cioè le cellule che producono la melanina. Viene anche detta “Malattia delle macchie bianche”, per ovvi motivi di osservazione dei segni.
La carenza (ipopigmentazione) o la totale assenza (depigmentazione) di melanina che ne deriva si manifesta con la comparsa di macchie caratteristiche: la pelle diventa più chiara, quasi bianca e, a parte la modificazione cromatica, è assolutamente normale.
Le macchie bianche tipiche sono dette leucodermia.
Cause.
Le cause alla base della vitiligine non sono ancora state definite, ma, nelle aree colpite, si verifica un blocco funzionale dei melanociti.
Di norma, queste cellule permettono alla pelle di assorbire l’energia necessaria per produrre la melanina.
Pertanto, i meccanismi patogenetici finora proposti comprendono:
- l’attacco autoimmune dei melanociti che smetterebbero di produrre melanina;
- una ridotta sopravvivenza di queste cellule della pelle o un loro deficit primario.
La vitiligine può avere carattere familiare (la malattia tende a ripresentarsi all’interno della stessa famiglia) e acquisito.
Occasionalmente, questo disordine della pigmentazione si sviluppa dopo un traumatismo o una lesione fisica diretta alla cute (fenomeno di Koebner).
Patologie associate.
Spesso e volentieri la vitiligine si manifesta in associazione ad altre patologie, generalmente, di origine autoimmune.
Fra queste, ricordiamo:
- Diabete di tipo 1;
- Morbo di Addison;
- Anemia perniciosa;
- Tiroidite di Hashimoto;
- Morbo di Graves;
- Lupus eritematoso sistemico;
- Alopecia areata.
Allo stesso tempo, i pazienti affetti da vitiligine possono manifestare anche altri disturbi di tipo metabolico o endocrino.
Diagnosi.
La diagnosi di vitiligine viene posta con l’esame obiettivo.
La depigmentazione della cute si accentua se illuminata con luce blu della lampada di Wood.
Secondo my-personaltrainer.it la vitiligine colpisce l’1-2% della popolazione mondiale.
Impatto psicologico.
La vitiligine può essere causa di un impatto psicologico negativo. Infatti i soggetti che ne soffrono possono assumere insicurezza, introflessione, isolamento sociale dovuti alla presenza delle macchie cutanee, che ne compromettono l’aspetto estetico rispetto ai canoni classici.
In realtà lo stigma che si viene a creare è solo frutto di questi canoni e andrebbe pertanto combattuto.
Trattamento e cura.
Il trattamento di prima linea è costituito da corticosteroidi topici.
Possono essere usati anche inibitori topici della calcineurina, particolarmente utili per trattare zone della cute come viso e inguine.
Le lesioni piccole possono essere mascherate con il trucco.
Per migliorare la vitiligine, inoltre, è possibile sottoporsi a fototerapia, laser o trapianto di melanociti.
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