? I turni di notte sono fatti per lavorare e non per dormire. Lo sanno bene oggi anche i Medici Italiani. L’effetto di #Segnalachidorme.
Da più parti sono giunte nelle scorse settimane proteste relative al Medico Notturno e alla sua predilezione a riposare durante il turno sella notte in attesa di eventuali emergenze o di chiamate da parte degli Infermieri. Come AssoCareNews.it abbiamo lanciato a tal proposito l’iniziativa #Segnalachidorme, che ha ottenuto un incredibile successo.
Oggi riceviamo la telefonata di Mirko (nome fittizio), 32 anni, Medico Chirurgo neo-laureato “costretto” a lavorare suo malgrado in un noto Pronto Soccorso dell’Emilia Romagna dopo aver seguito un corso MET (emergenza territoriale) ad Empoli.
“Vi voglio segnalare che tutto quello che avete scritto finora corrisponde al vero – ci spiega il nostro interlocutore al cellulare – ho deciso di chiamarvi per denunciare quanto accade nel Pronto Soccorso dove lavoro. I cosiddetti ‘baroni’ decidono per tutti e su tutto. I Medici di una certa età o con incarichi istituzionali presso OMCeO, FNOMCeO, Università o Società Scientifiche continuano a fare il bello e il cattivo tempo e a mobbizzare i giovani laureati e neo-assunti. Chi è appena arrivato deve fare la gavetta, che consiste nel restare svegli durante la notte e permettere di dormire a chi purtroppo ha tante cose da fare di giorno che in PS giunge stanco e depresso”.
Le accuse di Mirko non sono campate per aria. Tempo fa ascoltammo anche Agata (nome fittizio), neo-assunta presso un PS emiliano-romagnolo ci scriveva: “qui tutti dormono – ci spiegava – tranne noi poveri fessi neo-assunti; chi deve controllare in realtà è anche il controllato, pertanto nessuno protesta e i pochi medici in turno sono effettivo sono costretti a fare corse e a visitare pazienti a non finire, con gran rischio per diagnosi e cure”.
“Per questo voglio smettere e presto di fare il Medico Notturno” – conclude Mirco.