Emergenza: Gli infermieri possono contare su nuove tecnologie. Ma agevolano davvero l’assistenza? E come? Vediamolo assieme.
Come ogni altro campo di attività umana, anche l’assistenza infermieristica ai malati è fortemente influenzata dall’utilizzo di strumenti tecnologici sempre più precisi e sofisticati. Ciò ha permesso, anche nelle realtà extraospedaliere come il servizio di emergenza urgenza.
Le nuove tecnologie posso agevolare il lavoro dell’Infermiere dell’emergenza/urgenza?
Come ogni altro campo di attività umana, anche l’assistenza ai malati è fortemente influenzata dall’utilizzo di strumenti tecnologici sempre più precisi e sofisticati. Ciò ha permesso, anche nelle realtà extraospedaliere come il servizio di emergenza urgenza 118 (in special modo agli Infermieri), di poter erogare la migliore assistenza possibile.
L’équipe del 118 si trova ad agire nei contesti più disparati, in strada, in spiaggia, in montagna, a casa dei malati, in strutture pubbliche;
In simili ambienti, spesso molto lontani dagli ospedali, deve approcciarsi a pazienti con le patologie più disparate, a volte con segni e sintomi comuni, è perciò necessario affidarsi a strumenti ultratecnologici. Un esempio chiarificatore è rappresentato dai monitor multiparametrici, che permettono il monitoraggio continuo dei parametri vitali del paziente, come pressione arteriosa, Sp02 e frequenza cardiaca, inoltre danno la possibilità di eseguire un ECG a 12 derivazioni che il medico dell’èquipe può refertare direttamente, e presenta, per eventuali necessità, sia il defibrillatore semiautomatico, con piastre sia per adulti che per bambini, che il defibrillatore manuale.
Le Centrali Operative 118 si avvalgono di soluzioni tecnologiche avanzate che garantiscono la sicurezza dei sistemi di ricezione e gestione delle chiamate di soccorso, la geolocalizzazione dell’utente e il controllo in tempo reale della posizione dei mezzi di soccorso a disposizione.
Le Centrali 118 dispongono inoltre di sistemi di comunicazione radio e telefonici dedicati indispensabili per la gestione dei soccorsi. Il bacino di utenza delle Centrali 118 è rapportato alla disponibilità di nuove tecnologie informatiche e telefoniche che permettono di rendere più sicuro e standardizzato il coordinamento degli interventi di soccorso, consentendo di gestire elevati volumi di attività e di attivare funzioni operative integrate ed interagenti a livello regionale.
Per la valutazione elettrocardiografica un sistema altamente avanzato è l’utilizzo di tablet collegati ad un elettrocardiografo, chiaramente di dimensioni estremamente ridotte per permetterne un facile trasporto. Inseriti i dati del paziente e gli eventuali segni e sintomi, l’infermiere può eseguire in maniera molto veloce un ECG a 12 derivazioni, il tablet, tramite apposite applicazioni, legge direttamente il tracciato elettrocardiografico e ne da una prima valutazione, contemporaneamente invia una copia alla centrale operativa e al centro cardiologico indicato;
il cardiologo legge il tracciato, lo referta e invia il referto alla centrale operativa e all’èquipe 118 sul luogo dell’evento.
Tutto il processo è veloce e permette, in tempi relativamente brevi, di diagnosticare affezioni cardiache che possono compromettere la vita del paziente e di attivare le idonee misure correttive.
Le prossime sfide, saranno di associare l’utilizzo del tablet a macchinari come l’ecografo che permetteranno di eseguire ecografie con la tecnica EcoFAST in modo da poter identificare una possibile emorragia interna in pazienti che hanno subito traumi di varia entità, e permettere di effettuare un’EGA nei casi di insufficienza respiratoria. Inoltre, la telemedicina rende possibile, in casi particolarmente sospetti, di conferire telefonicamente con il medico specialista, è il caso, ad esempio, della possibilità per l’infermiere o il medico, team leader dell’èquipe 118, di comunicare rapidamente, tramite la centrale, con il centro antiveleni, in modo da individuare l’antidoto alla sostanza ingerita, come nel caso dei detersivi per i bambini, o dei tentativi di suicidio con cocktail di farmaci.
Percorsi preferenziali per lo stroke
Sono stati creati dei percorsi preferenziali in casi in cui è richiesta una particolare velocità di intervento. Un esempio è il cosiddetto percorso HUB, che permette di trasportare direttamente in emodinamica il paziente bypassando il pronto soccorso, o nei casi di STROKE. Una nuova tecnologia che si sta diffondendo sono i droni, che presidiano un determinato territorio e, attivati dalla chiamata al 118, giungono sul posto portando, in tempi altamente celeri, un defibrillatore semiautomatico (DAE). Il progetto, di origine nordeuropea, è ancora scarsamente attuabile in Italia, perché prevede una formazione specifica della popolazione alle manovre di rianimazione cardiopolmonare. Oltre al defibrillatore può trasportare materiale per tamponare eventuali emorragie, una coperta termica e altri dispositivi salvavita.
Il nostro futuro e la nostra salute sono nelle mani delle nuove tecnologie
La tecnologia evolverà sempre di più e verranno ideati sistemi sempre più veloci e precisi per prestare soccorso alle persone in ambiente extraospedaliero.