E’ quanto scaturito al termine di un incontro organizzato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma. Prova abilitante post laurea da rivedere.
La prova abilitante dovrebbe dimostrare che i nostri futuri colleghi potrebbero essere inseriti nelle organizzazioni sanitarie perché sono in grado di soddisfare le competenze “attese”. E’ quanto si legge sulla pagina Facebook dell’OPI di Roma.
Condividere il “Core Competence infermieristico” è da tempo oggetto di studio della professione per la ricerca di modalità, tipologie, contenuti e metodi valutativi.
Il Centro di Eccellenza per la Cultura e la Ricerca Infermieristica (CECRI) di Roma ha elaborato, con i rappresentanti istituzionali e le 4 università laziali, un primo documento per la costruzione di un modello di valutazione delle competenze infermieristiche dell’esame di abilitazione.
Con l’incontro di oggi si è aperto ufficialmente un confronto che, con il tempo ed un sistema sistematizzato di scambio di informazioni, dovrà portare ad un miglioramento continuo al fine di rendere coerente la formazione infermieristica ai bisogni di assistenza dei cittadini.
Il concetto di competenza riveste oggi un ruolo da protagonista nei dibattiti che si sono aperti in ambito nazionale e internazionale, in tutti i settori della vita sociale, politica ed economica. Coinvolge tutte le professioni, compresa quella infermieristica, impegnata in una profonda riflessione sulla professionalità dell’infermiere moderno e sulle competenze che egli deve possedere.
A partire dalla prima metà degli anni novanta ed in particolare con il Processo di Bologna (1999) – si legge sul portale del CECRI in uno studio della presidente OPI Roma Ausilia Pulimeno “Costruzione di un modello per la valutazione del Core Competence infermieristico nell’esame di abilitazione professionale: la sperimentazione” – si è cominciato a guardare con sempre maggiore interesse ai sistemi di formazione e d’istruzione, adottando un sistema di titoli accademici, fondato su tre cicli formativi facilmente comprensibili e comparabili all’interno della Comunità Europea.
Molti dei problemi individuati in Italia nella formazione infermieristica sono legati alla mancanza di una definizione univoca delle competenze core dell’infermiere e di quale sia l’effettivo bagaglio formativo dei neo-laureati al momento dell’esame di abilitazione. Tutt’oggi, l’esame di abilitazione risente di programmi e metodologie didattiche diverse in uso nei diversi atenei italiani e dall’ambiente sanitario in cui la pratica professionale viene formata e valutata. Scopo dello studio è quello di sviluppare un modello sperimentale per la definizione del Core Competence infermieristico, volto alla sintonizzazione dei percorsi certificativi e dei titoli rilasciati dalle diverse università Italiane ed in linea con le Direttive emanate dalla Comunità Europea.
