Qualcosa si sta muovendo dopo le forti posizioni sostenute dalla Federazione degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (FNOPI) riguardo la sicurezza dei lavoratori sanitari dei dipartimenti di emergenza/urgenza italiani.
Nelle ultime ore è stato messo agli arresti domiciliari Gionata Arenella, 31enne con precedenti, reo dell’aggressione ad un infermiere del Pronto Soccorso di un ospedale Napoletano. L’uomo avrebbe colpito ripetutamente il collega, prima con un casco e poi con testate.
La politica e la magistratura sembrano essersi finalmente accorti del problema e questo è avvenuto grazie anche all’intervento della presidente FNOPI Barbara Mangiacavalli e dell’ottimo operato del Consiglio Direttivo nazionale che oltre ad esprimere solidarietà ad i colleghi coinvolti ha più volte preso pubblica posizione a denuncia dell’inappropriata sicurezza che ogni giorno vivono i colleghi di tutta Italia.
Qualcosa si muove, seppur lentamente, e siamo sempre più ascoltati anche dagli ambienti “non sanitari”.
Certo è che un processo con arresti domiciliari è un deterrente più convincente di un fischietto al collo. Ed è solo il punto di partenza di un cammino importante.