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Vaselina: cos’è, a cosa serve, quali tipi esistono ed effetti collaterali del Petrolato.

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Vaselina: cos’è? A cosa serve? Quali tipi ne esistono e per cosa trova uso? Effetti collaterali e molto altro del Petrolato.

La vaselina è un idrocarbuto paraffinico molto utilizzato e noto anche con il nome di petrolato.

Rappresenta il gel di petrolio per antonomasia: a tal proposito, il termine viene utilizzato, seppur impropriamente, per indicare tutta la categoria dei petrolati.

Deve il nome a R. Chesebrough, il quale, verso gli anni 60 dell’Ottocento, fu in grado di produrre alcuni campioni di derivati paraffinici.

Il termine vaselina è composto da due parole tedesche: wasser (acqua) ed elaion (olio).

A cosa serve?

Ottenuta dai residui della distillazione del petrolio, la vaselina rappresenta un petrolatum particolarmente sfruttato nella sfera cosmetica come eccipiente di pomate, creme ed unguenti.

Usi medico-farmaceutici.

In ambito farmaceutico è largamente utilizzata come eccipiente dall’azione emolliente e lubrificante per la preparazione di creme, pomate e unguenti.

Un tipico esempio di utilizzo in campo farmaceutico è dato dalla preparazione galenica di unguenti a base di acido salicilico (vaselina salicilica) dall’azione cheratolitica ed antimicotica.

Data l’azione cheratolitica della vaselina salicilica, questo preparazione galenica (alle opportune concentrazioni) è ampiamente utilizzate nei pazienti affetti da psoriasi (previa prescrizione medica).

Oltre all’utilizzo come eccipiente, la vaselina viene anche impiegata come lassativo emolliente, spesso insieme ad oli vegetali dotati di simili proprietà (olio di mandorle, olio di oliva) o come base in cui disperdere blandi lassativi (formanti massa, osmotici come la magnesia);

In virtù delle sue proprietà lubrificanti, infatti, la vaselina assunta per os facilita il transito del contenuto intestinale.

Se usata da sola, a stomaco vuoto, la dose media suggerita per l’assunzione è di 15-60 ml al giorno, sufficiente a produrre un consistente effetto lassativo entro 6-10 ore dall’assunzione.

Ancora, la vaselina può essere utilizzata in oli medicinali arricchiti con zinco, acido fenico o altri principi attivi.

Usi cosmetici.

Viste le sue proprietà emollienti, la vaselina è molto utilizzata anche in ambito cosmetico (nomenclatura INCI: Petrolatum), dove trova impiego nella formulazione di una grande varietà di prodotti, quali:

  • Gel, balsami e stick per labbra secche e disidratate;
  • Lucidalabbra e rossetti;
  • Prodotti per l’igiene del corpo;
  • Prodotti per la rasatura;
  • Oli da massaggio;
  • Creme corpo;
  • Balsami per capelli.

Spalmata sulla pelle, la vaselina crea una sorta di pellicola protettiva (film occlusivo), in grado di diminuire la perdita di acqua trans-epidermica. Il film occlusivo che si viene così a creare è anche in grado di proteggere (seppur in maniera limitata) la pelle dall’aggressione di agenti esterni potenzialmente irritanti.

Tipi di vaselina.

Non esiste un’unica tipologia di vaselina; il petrolato bianco è di qualità superiore, seguita dal petrolato giallo e marrone, prodotti qualitativamente meno importanti perché contenenti sostanze cancerogene di scarto, derivare dal processo della raffinazione.

  • Vaselina bianca: idrocarburo alifatico notevolmente raffinato e di qualità, largamente impiegato come emolliente e lubrificante. Non è cancerogena.
  • Vaselina gialla: risulta più oleosa rispetto a quella bianca, e potenzialmente più pericolosa. La vaselina gialla conta maggiori impurità cancerogene; ad ogni modo, viene anche questa utilizzata, talvolta, nei cosmetici (in quantità più ridotte). Risulta più oleosa rispetto quella bianca.
  • Vaselina marrone: maggiormente inquinata dai residui del processo di raffinazione del petrolio. Non viene utilizzata né in ambito farmaceutico, né in campo cosmetico.

Effetti indesiderati.

Per quanto, in linea di massima, sia un prodotto ben tollerato dalla maggior parte degli individui, il suo impiego non è certo esente da effetti indesiderati.

Tali effetti, naturalmente, si differenziano in funzione dell’uso che si fa della sostanza (esterno o interno).

Quando assunta per via orale come lassativo, può provocare i seguenti effetti collaterali:

  • Ritardata guarigione delle ferite anali;
  • Possibilità di assorbimento e deposito nei linfonodi, nella mucosa, nel fegato e nella milza, con conseguente reazioni da corpo estraneo.

L’abuso di questa pratica può inoltre causare perdite anali di vaselina, con conseguente prurito locale fino a quadri di stenosi anale.

Quando impiegata per via topica (pura, oppure all’interno di prodotti cosmetici o preparazioni farmaceutiche), può provocare eventuali reazioni allergiche in individui sensibili.

Inoltre, poiché la vaselina crea un film occlusivo quando spalmata sulla pelle, potrebbe esercitare un’azione comedogenica negli individui predisposti (fonte:my-personaltrainer.it).

Dott.ssa Francesca Ricci
Dott.ssa Francesca Ricci
Francesca Ricci è una web-writer esperta in ambito sanitario. Da anni si occupa di questioni sociali, politica ed economia.
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