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58 Infermieri differenti in 6 mesi per assistere un ragazzo disabile di 27 anni. Una vera vergogna.

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Una mamma lancia l’appello alla sanità pubblica: “mio figlio Simone, disabile di 27 anni, ha bisogno di essere assistito da personale infermieristico preparato e che sia sempre lo stesso”.

“Mio figlio deve essere seguito a casa con continuità: invece mi hanno mandato 58 infermieri diversi in 6 mesi” – è l’appello disperato di Sara Bonanno, mamma di un ragazzo di 27, Simone, anni non autosufficiente. Il giovane Paziente viene gestito a casa da oltre 10 anni dall’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI), che purtroppo nell’ultimo periodo ha iniziato a funzionare in maniera confusa e non rispondente alle reali esigenze di cure e di tranquillità dell’assistito.

L’ADI, va detto, è affidata a ditte esterne all’azienda sanitaria. Ma le responsabilità di tutto restano in auge all’ASL Roma 2, a cui Sara si appella: “trovate una soluzione consona al caso”.

“Ho scelto di non ‘rinchiudere’ Simone in una Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA). Mio figlio non potrà vivere a lungo, vorrei che la sua vita fosse almeno dignitosa e serena il più possibile, a casa sua, circondato dall’affetto delle persone care. Ora, però, temo un suo ricovero in Rsa, contro la sua (e la mia) volontà. Il motivo? Ho chiesto solo ciò che gli spetta di diritto, ovvero continuità assistenziale e infermieristica, come prevedono i Lea. Negli ultimi due-tre anni, invece, il continuo alternarsi di infermieri, 58 in meno di sei mesi, stava provocando seri danni alla salute di mio figlio, che ha bisogni assistenziali complessi (è in ADI con un PAI-Progetto di assistenza individuale di livello intensivo e complesso. Il servizio ADI non è svolto da infermieri dipendenti della Asl, ma è affidato a società esterne accreditate dalla regione Lazio” – spiega la Bonanno, rimasta vedova in giovane età.

Simone è un paziente complesso, molto difficile da gestire. Per questo ha bisogno di Infermieri che lo conoscono e che lo seguono giorno per giorno. In effetti 58 professionisti sanitari differenti in 6 mesi sembrano eccessivi. Qualcosa non funziona. Forse l’ASL Roma 2 dovrebbe correre ai ripari.

Leggi anche:

Cos’è il PAI, ovvero il Piano di Assistenza Individualizzato.

PAI: cosa comprende il piano di assistenza individualizzato, passo per passo.

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