Il sindacato FIALS, ovvero la Federazione Nazionale Autonomie Locali e Sanità, chiede di rivedere il Contratto Nazionale degli Infermieri. E lo fa lanciando un appello video direttamente alla triplice sindacale: Cgil, Cisl e Uil. A scendere in campo è il segretario provinciale della FIALS di Bologna, Alfredo Sepe.
Sepe, a suo modo, dice alla Triplice di non continuare a fare “orecchie da mercanti” e di pensare al bene dei lavoratori italiani, nello specifico di Infermieri, Medici, Oss e Professionisti Sanitari che tutti i giorni lavorano con stipendi miseri, con turni da incubo e con mancati riconoscimenti professionali, culturali e sociali.
La FIALS chiede a chiare lettere di ritirare il pre-accordo sul Contratto sottoscritto il 22 febbraio 2018 con l’ARAN e di rivedere quello che nello stesso documento si può modificare.
Il sindacato delle autonomie locali e della sanità, per finire, ricorda che per una legge dello Stato, voluta dall’ultimo Governo Berlusconi e sostenuto da quelli successivi di Centro-Sinistra, le organizzazioni che non accettassero di firmare il contratto definitivo saranno spazzate via da ogni ambito di rappresentanza. Per cui alla fine tutti saranno costretti a siglare l’accordo, anche se ciò significa andare contro gli interessi di chi lavora.
Sepe ricorda che è possibile cambiare le regole del gioco e che quel pre-accordo può essere modificato in varie parti, dando la possibilità ai Professionisti Sanitari e Socio-Sanitari di respirare.
Vediamo nello specifico cosa ha detto Alfredo Sepe.