Aggressione al Pronto Soccorso del Policlinico Riuniti di Foggia: grave episodio di violenza ai danni di una dottoressa.
Il 23 marzo scorso, un altro medico in servizio al Pronto Soccorso del Policlinico Riuniti di Foggia è stato vittima di un’aggressione violenta. È la seconda aggressione nel giro di pochi giorni ai danni di una dottoressa che stava svolgendo il turno di notte, mettendo in luce la crescente insicurezza e il clima di tensione che si respira all’interno della struttura sanitaria.
La dottoressa è stata aggredita fisicamente da un paziente in stato di agitazione che ha persino ricevuto supporto dalla moglie. Il paziente le ha dato un pugno in pieno volto, causandole varie contusioni e la rottura degli occhiali. La prognosi al momento è di dieci giorni. È la seconda aggressione subita dallo stesso medico nel giro di pochi giorni.
Il direttore generale del Policlinico, Giuseppe Pasqualone, ha espresso la propria vicinanza e solidarietà alla dottoressa vittima dell’aggressione. Ha sottolineato che eventuali disagi non possono giustificare atti di violenza verbale e fisica e ha ricordato che in caso di lesioni, anche lievi, ora si può procedere d’ufficio, indipendentemente dalla volontà della vittima di sporgere querela.
La dottoressa è estremamente provata sia fisicamente sia psicologicamente e sta mettendo in dubbio la possibilità di continuare a svolgere l’attività di medico. Nonostante la sua grande esperienza di oltre venti anni nel settore del pronto soccorso e della postazione 118 dell’Asl, la situazione di insicurezza e violenza sta spingendo sempre più medici ad allontanarsi dal servizio pubblico.
La direttrice del pronto soccorso, Paola Caporaletti, ha denunciato una situazione di emergenza nel sistema sanitario, sottolineando che questi continui attacchi inducono sempre più medici ad allontanarsi dal servizio pubblico. Se la situazione dovesse continuare, i pazienti potrebbero trovarsi di fronte a un pronto soccorso chiuso per mancanza di medici.
*Parole chiave*: sistema sanitario al collasso, pronto soccorso chiuso, medici allontanati, emergenza sanitaria
L’aggressione alla dottoressa del Pronto Soccorso del Policlinico Riuniti di Foggia è un segnale allarmante della crescente insicurezza e violenza che sta minando il sistema sanitario. È fondamentale intervenire tempestivamente per garantire la sicurezza dei medici e dei pazienti e per evitare il collasso definitivo del sistema sanitario.