Il Direttore dell’ARAN è stato chiaro: per il nuovo CCNL Comparto Sanità i fondi sono esigui e i sindacati possono scegliere di firmare o meno oppure si farà senza di loro.
Antonio Naddeo, direttore dell’ARAN, Ente deputato dal Governo per la contrattazione dei lavoratori, è intervenuto lo scorso 14 dicembre nel corso di una apposita Tavola Rotonda organizzata dalla UIL FPL in quel di Roma.
Alla chiara domanda del giornalista Angelo Riky Del Vecchio “Ci sono pochi fondi, come sarà il nuovo CCNL?” il direttore Naddeo è stato chiarissimo: i soldi non ci sono, ci sono delle piccole novità, i sindacati possono scegliere di firmare il contratto o meno, in caso contrario su passerà ai CCNL successivi.
A quanto si è appreso gli incentivi proposti dal Governo, e quindi dal Ministro Renato Brunetta, sono assolutamente inadeguati: a 5,70 euro al mese; mentre le risorse messe per il nuovo ordinamento professionale ammontano a 8,70 euro al mese. Una vera miseria, ma questo è.
Gli eroi sono stati dimenticati e alle parole della politica si materializza la pragmatica della realtà cogente derivante da una situazione economica post-Covid che non sembra delle migliori per il nostro Paese.
Guai economici in vista e aumenti da fame quindi per Infermieri, Infermieri Pediatrici, Ostetriche, Operatori Socio Sanitari, Professioni Sanitarie e altre figure tecnico-professionali del Comparto Sanità.
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