Emergenza Coronavirus. Migliaia di Operatori Socio Sanitari hanno incrociato le braccia in tutta Italia. La federazione Migep e il sindacato SHC chiedono DPI, aumenti stipendiali e riconoscimenti professionali. Si ripete il 16 aprile 2020.
Successo per l’iniziativa a distanza della Federazione MIGEP e del sindacato SHC che hanno chiesto ieri agli Operatori Socio Sanitari (OSS) di incrociare le braccia in segno di protesta contro le aziende sanitarie e socio-sanitarie. In piena Emergenza Coronavirus mancano ancora Dispositivi di Protezione Individuale, non ci sono stipendi adeguati e gli aumenti, anche una tantum, promessi tardano ad arrivare. Non parliamo poi della mancanza di riconoscimenti professionali.
L’unica nota positiva è stata la decisione del Ministero della Salute di ampliare anche agli OSS il corso di formazione nazionale in FAD sulla gestione dell’Emergenza Covid-19.
Angelo Minghetti, presidente nazionale di MIGEP, si dice soddisfatto della risposta degli Operatori Socio Sanitari lo scorso 9 aprile e rilancia l’iniziativa per il 16 aprile 2020 (per tre minuti). L’unico modo per attirare l’attenzione sui problemi della categoria resta quello di apparire sui social e di protestare in modo pacifico per diritti che continuano ad essere negati.
Per concludere, Minghetti chiede espressamente la creazione di un sistema formativo unico nazionale e soprattutto certificato, preludio alla creazione di un albo nazionale degli OSS che faccia da garanzia soprattutto per il cittadino. Poi non guasterebbe rivedere tutta la didattica nei corsi di qualifica, perché Operatori Socio Sanitari più preparati fanno bene a tutti.
Ecco qui una carrellata di foto del 9 aprile 2020. Buona visione!
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