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Case della Comunità. FIALS: “In Lombardia non decollano, nonostante i sacrifici dei lavoratori”.

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Case della Comunità. Mauro Nobile, segretario territoriale FIALS Milano: “In Lombardia non decollano, nonostante i sacrifici dei lavoratori”.

Passano i mesi ma il “pasticcio” in cui si è trasformato quello che doveva essere il passaggio da poliambulatori a Case di comunità rimane tale nonostante le denunce da parte di questo sindacato e le convocazioni in Regione sembrano non servire pressoché a nulla. Ricapitoliamo: mancato accesso alle cartelle cliniche, quindi impossibilità di conoscere la storia medica dei pazienti. Premialità decurtata, abbonamenti ATM/Trenord a prezzo agevolato negati e Libera Professione esclusa. Il danno economico per i lavoratori è tangibile. Quello per l’utente, ahìnoi, anche.

Il piano di Regione di trasformare i poliambulatori in case di comunità nel caso dell’Asst Nord Milano sì è trasformato in un limbo in cui a rimetterci sono tutti: pazienti e operatori sanitari e amministrativi dei Poliambulatori di Milano, ad oggi, ancora afferenti giuridicamente ed economicamente alla ormai cedente ASST Nord Milano ma, di fatto, gestiti dai prossimi cessionari delle altre ASST dell’hinterland milanese, di cui però non sono ancora dipendenti.

Tutto nasce dalla DGR n. XI/6607 dello scorso 30 giugno 2022 di Regione Lombardia: “ulteriori determinazioni in merito all’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – missione 6C1 – soggetti attuatori esterni: riassegnazione di alcuni edifici ubicati nel comune di Milano”.

In pratica, preso atto che la missione 6C1 “Reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale”, finalizzata a rafforzare l’assistenza sanitaria della Rete territoriale, prevede l’attivazione di Case di Comunità, Ospedali di Comunità e COT, al fine di favorire la presa in carico del paziente cronico e fragile e garantire il punto di riferimento continuativo per la popolazione e considerato che la stessa Regione ha individuato negli Enti del SSR, i soggetti preposti all’attuazione del PNRR, è stata disposta la riassegnazione di una serie di interventi da compiere nel Comune di Milano da ASST Nord Milano alle ASST territorialmente competenti per “municipio”.

Decisione che ha previsto la cessione delle seguenti 11 strutture poliambulatoriali, quali future sedi delle Case di Comunità, insieme al numero e tipologia di personale assegnato, come di seguito illustrato:

  • Si tratta, per il Comparto, di 175 lavoratori (dato suscettibile di variazioni dovute a recenti trasferimenti/pensionamenti), di cui 51 Amministrativi, 15 Tecnici, 101 Sanitari e 8 OSS, per i quali la Regione Lombardia, per dare continuità e piena operatività alle strutture in parola da parte delle ASST assegnatarie, ha pensato bene, a decorrere dal 01.10.2022, di disporre l’attivazione dell’istituto del distacco che, teoricamente, doveva terminare il 31.12.2022 ma, pragmaticamente, è stato prorogato, fra l’altro, alla vigilia di capodanno per un periodo indefinito e comunque non oltre il 30.09.2023.

Il limbo in cui questi lavoratori si trovano, sta determinando l’acuirsi ed il procrastinarsi di una serie di criticità che hanno avuto e stanno continuando a generare ricadute inaccettabili sul personale interessato e che si ritiene doveroso argomentare:

  • 1. Libera professione a supporto indiretto: nel corso del tavolo tecnico tenutosi lo scorso 30 maggio, fra ASST Nord Milano ed Organizzazioni Sindacali, la FIALS è stato l’unico sindacato che ha contestato la decisione di escludere il personale afferente ai Poliambulatori del territorio di Milano, in distacco dallo scorso mese di ottobre 2022, per opera di una disposizione di Regione Lombardia, in quanto giuridicamente ed economicamente ancora appartenenti ad ASST Nord Milano. Al riguardo, l’Amministrazione si è giustificata asserendo che il suddetto personale, dal punto di vista funzionale ed organizzativo, è in capo agli enti, futuri cessionari, per cui non risulterebbe possibile declinare gli obiettivi e programmare le ore lavorative eccedenti da maturare a fronte della quota economica attribuita.
  • 2. Libera professione a supporto diretto: il personale continua a non avere indicazioni circa la possibilità o meno di effettuare l’attività aggiuntiva in regime di libera presso il Poliambulatorio di assegnazione, in quanto il proprio responsabile funzionale/organizzativo dell’ASST, non ancora formalmente cessionaria, non è in grado di avallare tale disposizione dal momento che l’afferenza giuridica ed economica è ancora in capo ad ASST Nord Milano che, però, dovrebbe autorizzare e provvedere al pagamento orario di un’attività che rientra nel perseguimento degli obiettivi strategici di un altro ente ospedaliero. In tutto questo marasma generale, fino ad ora, ai lavoratori nessuno è stato in grado di fornire una risposta risolutiva;
  • 3. Abbonamenti ATM e Trenord: grazie a questa fase transitoria di distacco al personale è stata negata la possibilità, da ASST Nord Milano, di presentare domanda, per l’anno 2023, finalizzata ad ottenere un abbonamento a prezzo calmierato grazie alla convenzione in essere, dato che la cessione di ente sarebbe dovuta avvenire ad inizio anno corrente ma così non è stato. Al contempo, il suddetto personale rimanendo ancora afferente, giuridicamente ed economicamente, ad ASST Nord Milano non ha avuto, analogamente, la possibilità presso le ASST, future cessionarie, visto che non figurano ancora come loro dipendenti;
  • 4. Autorizzazione ferie e permessi: viene addirittura ravvisato che il personale, all’atto in cui avanza una richiesta di assenza dal servizio a vario titolo, la conseguente autorizzazione viene formalizzata dal proprio responsabile organizzativo/funzionale di struttura dell’ASST, prossima cessionaria, ma non dal proprio superiore gerarchico dell’ASST Nord Milano, di cui il suddetto personale figura ancora dipendente sul piano giuridico ed economico;
  • 5. Criticità erogazione produttività organizzativa anno 2022: il personale di 7/8 Poliambulatori territoriali di Milano si è visto negare, con lo stipendio di maggio 2023, la corresponsione della quota mensile di produttività collettiva, in quanto dai risultati provvisori acquisiti è emerso che non hanno raggiunto il minimo punteggio previsto dal contratto integrativo aziendale per conseguire il 100% del premio (almeno 91 su 100), ritrovandosi al momento inquadrati nella seconda fascia economica con percentuale di attribuzione ridotta all’80%.

Al riguardo, l’Azienda ha voluto precisare che i punteggi derivanti dalle schede di valutazione sono provvisori e saranno discussi, nel corso del corrente mese, con il nucleo di valutazione permanente, cercando di tararli al rialzo e sanare questa decurtazione economica che, intanto è stata già compiuta, cautelativamente, e sarà ripetuta con il mese paga di giugno 2023.

Mauro Nobile, Dirigente Territoriale FIALS Milano: “Siamo fortemente rammaricati perché il prossimo tavolo di confronto convocato dalla Direzione Generale Welfare per giovedì 15 giugno, non ha all’ordine del giorno il “limbo poliambulatori”. Un limbo che viene trattato come un iter marginale ma che sta lasciando, colpevolmente, questi lavoratori in una posizione ibrida, impropria e non più derogabile. E’ inammissibile pensare che siano loro a dover pagare dazio per le lungaggini e l’approssimazione dimostrate, nei tempi e nei modi, da Regione Lombardia. E che a farne le spese con loro siano i cittadini”.

Rammentiamo i numeri (suscettibili di variazioni derivanti da recenti pensionamenti/trasferimenti) del personale coinvolto, suddiviso per strutture e ruoli:

  • 1.ASST FBF-Sacco
    – Poliambulatorio Doria: 9 Amministrativi, 2 Tecnici, 18 Sanitari ed 1 OSS
    – Poliambulatorio Rugabella: 7 Amministrativi, 4 Tecnici, 10 Sanitari ed 1 OSS
    – Poliambulatorio Don Orione: 2 Amministrativi e 12 Sanitari
    – Poliambulatorio Accursio: 3 Amministrativi, 3 Tecnici ed 1 OSS
    – Poliambulatorio Farini: 5 Amministrativi e 12 Sanitari
    – Poliambulatorio Sassi: 2 Amministrativi, 1 Tecnico, 5 Sanitari ed 1 OSS

Tot. 99

  • 2.ASST Santi Paolo e Carlo
    – Poliambulatorio Gola: 6 Amministrativi, 1 Tecnico, 9 Sanitari ed 1 OSS
    – Poliambulatorio Stromboli: 7 Amministrativi, 2 Tecnici, 15 Sanitari ed 1 OSS
    – Poliambulatorio Masaniello: 3 Amministrativi, 1 Tecnico, 7 Sanitari ed 1 OSS

Tot. 54

  • 3.ASST G.O.M. Niguarda
    – Poliambulatorio Ippocrate: 2 Amministrativi, 1 Tecnico, 4 Sanitari ed 1 OSS
    – Poliambulatorio Livigno: 5 Amministrativi e 9 Sanitari

Tot. 22

Leggi anche:

DM 77/22. Il ruolo degli Infermieri nei nuovi modelli e standard per lo sviluppo dell’Assistenza Territoriale in Italia.

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