Le benedizioni degli anziani mi fanno sempre tremare il cuore. E a voi colleghi Infermieri non succede mai?
Successo qualche anno fa. Ma che ricordo ancora. Ed ogni volta è un brivido. Mi sfugge il nome, ma ricordo bene il suo viso (capita quando hai una famiglia numerosa).
Turno di mattina…
Lo vedo, uno dei miei nonni seduto in carrozzina. Fa smorfie di dolore e muove nervosamente il piede sembra voglia sfilarsi la ciabatta… non ci riesce…
Mi avvicino: “che hai?”.
Lui: “Mado, me fa mal nu dituz”.
Io: “quale dito ti fa male”?.
Lui: “du ped”.
Io: “nonno ne hai due… quale dei due?”.
Mi accenna un sorriso si tocca il ginocchio: “quist quist”.
Tolgo la ciabatta… le calze… un’unghia dispettosa… niente di che…
Taglio con molta accuratezza… per cercare di dargli meno fastidio… ogni tanto ritrae il piede. Prova solletico…
Io: “Ecco fatto”.
Lui: “già hai fatt?”.
Io: “e che ci vuole no’ “.
Mi prende le mani, tutte e due, mi guarda negli occhi, ricordo due occhi azzurri azzurri contornati da una folta chioma di capelli bianchi bianchi.
“Che Dio benedica u latt che t’ha dat mammt”… ? ? ? ? e niente, come si fa a non considerarli famiglia?
[…] Le benedizioni degli anziani mi fanno sempre tremare il cuore. proviene da AssoCareNews.it – Quotidiano Sanitario […]