L’unione nel settore della salute: superare le divisioni per il benessere delle persone.
In un’epoca in cui si discute spesso di sanità pubblica versus sanità privata e di servizi ospedalieri rispetto a quelli territoriali, sembra emergere una dicotomia che separa il settore sanitario da quello socio-sanitario. Tuttavia, ritengo che esista solo una priorità fondamentale: la salute delle persone. Indipendentemente dal contesto pubblico o privato, la collaborazione tra settori è essenziale per affrontare le sfide sanitarie e garantire il benessere collettivo.
Durante l’emergenza sanitaria della pandemia da COVID-19, l’unità e la cooperazione hanno dimostrato la loro importanza. In quei mesi difficili, la salute delle persone superava le distinzioni tra settore pubblico e privato. La collaborazione tra realtà differenti è stata cruciale per affrontare l’impatto del virus e proteggere i cittadini.
In quel periodo si è evidenziato l’importanza della collaborazione nel condividere conoscenze, risorse e competenze per garantire un’assistenza sanitaria efficace. La salute, come bene comune, richiede l’impegno di tutte le figure coinvolte, indipendentemente dall’appartenenza al settore pubblico o privato.
Le sfide nel campo della salute non riguardano solo l’assistenza ospedaliera ma coinvolgono una serie di servizi territoriali come la prevenzione, la cura domiciliare e la riabilitazione. Questi servizi richiedono la collaborazione di diverse figure professionali, creando la necessità di un approccio integrato e interconnesso.
La salute delle persone non può essere compartimentalizzata; occorre mettere in atto un’interconnessione tra servizi sanitari e socio-sanitari. La gestione corretta della salute richiede sinergie, condivisione di informazioni e cooperazione tra attori diversi per garantire una continuità assistenziale completa.
Le divisioni tra settori non devono distoglierci dalla missione primaria: la salute delle persone. È essenziale individuare percorsi comuni, favorire sinergie tra figure professionali e promuovere una visione integrata dei servizi. Solo attraverso l’unione e la cooperazione possiamo affrontare le sfide del sistema sanitario e garantire il benessere di tutti.
Gian Luca Ottomanelli, vice-presidente Ordine Infermieri La Spezia