Ci scrive Franco Alaimo, OSS: “ci sono bravi Operatori Socio Sanitari e bravi Infermieri, non sono i tre anni di studi a fare la differenza”.
Egr. Direttore,
volevo solo precisare che sia gli OSS che gli Infermieri sono prima persone con una educazione ed una formazione civica e umana, poi, la professione indirizza in vari settori della vita.
Nessun OSS ha bisogno di essere controllato nella sua parte umana o nella forma mentis, o, almeno, lo è tanto quanto gli Infermieri.
Ricordo poi che molte delle mansioni che descriveva la collega, spesso sono volutamente esagerate, molte di quelle azioni le compie l’OSS e non mi sembrano dispiaciuti i colleghi infermieri.
Il reparto è altra cosa dal semplice e facile scrivere e rendere anormale le operazioni di routine. Ci sono OSS che sbagliano e ci sono Infermieri che sbagliano, questo è il punto, non il potere, il comando o gli stipendi.
Entrate in un reparto in incognita e solo così avrete una idea chiara e nitida della realtà, del lavoro degli OSS, di come comunicano con i pazienti, come li integrano la dove è possibile e quante mansioni svolge, anche restando nell’ambito delle proprie.
Non sono tre anni di studi o uno che formano la coscienza, l’educazione e l’amore per il proprio lavoro, convincetevi di questo.
Grazie.
Franco Alaimo, OSS