Lo chiede la FIALS provinciale di Bologna.
Il sindacato delle autonomie locali e della sanità è sul piede di guerra a Imola per la carenza ormai cronica di Operatori Socio Sanitari (OSS) nei vari reparti dell’Ospedale. Lo ricordano ad AssoCareNews.it il segretario provinciale della FIALS, Alfredo Sepe, e il delegato aziendale Stefano De Pandis. Lo fanno inviando all’attenzione della nostra redazione una nota con cui annunciano lo stato di agitazione.
Il sindacato, diretto a livello nazionale da Giuseppe Carbone, denuncia la quotidiana ed oramai estrema difficoltà da parte del personale della Centrale di Sterilizzazione e della Sala Operatoria, a fronteggiare e soddisfare a pieno i bisogni di che il delicato servizio richiede.
“Certa e documentata la carenza ormai cronica di personale di supporto (OSS), in tutte le UO di questa Azienda, la quale non sembra avere la minima intenzione di assumere nelle giuste misure, obbligando altre figure professionali come quella Infermieristica a sopperire ingiustamente a questa mala gestio, nonostante risultino attive graduatorie da cui attingere il personale adeguato. – spiegano Sepe e De Pandis nella loro nota – Da ormai troppo tempo assistiamo nell’U.O. già descritta, all’ assenza di 2 unità su 15 totali, unità mai prontamente sostituite che hanno costretto e costringono tutt’ora il personale a turni estenuanti con continui salti di riposo e prolungamento dell’orario di servizio, assenze dovute anche dalla necessità di sostituire mancanze in Sala Operatoria dove si assiste inoltre alla totale assenza del personale laico addetto alle pulizie fino alle ore 10:30 am; tale assenza costringe il personale rientrante nelle Professioni Sanitarie a farsi carico anche della pulizia dei pavimenti. Il tutto mettendo a serio rischio la salute dei dipendenti e dei cittadini.