Salmonella: cos’è? Dove si trova e come si prende? Quali sono i segni e sintomi della salmonellosi e come curarsi?
La Salmonella è il batterio gram negativo che causa la salmonellosi, la patologia più comune fra le tossinfezioni alimentari nel mondo occidentale.
Il batterio salmonella si trova comunemente nell’intestino di uccelli e mammiferi sani.
Contagio.
I principali serbatoi d’infezione sono animali selvatici, domestici o da allevamento, come, ad esempio, polli, maiali, bovini, roditori, cani, gatti e pulcini.
Questi eliminano con le feci la Salmonella nell’ambiente esterno, contaminando gli alimenti da essi derivati, i mangimi e le acque.
La salmonellosi è considerata, quindi, una zoonosi, ossia un’infezione che può essere trasmessa dagli animali all’uomo.
Per l’uomo, gli alimenti rappresentano una delle più importanti fonti di contagio.
Il cibo può essere contaminato da Salmonella per il fatto che:
- Deriva da un animale infetto (esempio: carne, uova e latte consumati senza preventivo efficace trattamento termico);
oppure
- È venuto a contatto con il materiale fecale di animali o di persone infette.
Generalmente il cibo contaminato non presenta alterazioni dal punto di vista organolettico (odore, sapore etc.).
Alimenti a rischio.
- Uova crude (o poco cotte) e derivati a base di uova (salse o creme a base di uova crude);
- Carne e derivati (specialmente pollame crudo o poco cotto);
- Pesci, crostacei, molluschi;
- Prodotti non pastorizzati (es. latte crudo e derivati del latte crudo);
- Frutta e verdura (angurie, pomodori, germogli di semi, meloni, insalata, sidro e succo d’arancia non pastorizzati), contaminate durante il taglio;
- Preparati per dolci, creme, gelato artigianale e commerciale.
Segni e sintomi di salmonellosi.
L’infezione da Salmonella primitiva, cioè con esclusiva localizzazione al tratto gastrointestinale (detta “salmonellosi minore”), provoca gastroenterite.
Solo nei casi più gravi determina setticemia con manifestazioni extra-intestinali (artriti, osteomieliti, polmoniti, meningiti, endocarditi ecc.).
I segni e sintomi iniziano le loro manifestazioni dopo 12-72 ore di incubazione.
La Salmonella provoca tipicamente:
- Nausea;
- Dolori addominali crampiformi;
- Diarrea con feci liquide, frammiste a muco e, talvolta, a piccole quantità di sangue.
Possibile è anche la presenza di:
- Feci verdi;
- Febbre (38-39°C);
- Vomito;
- Dolori articolari;
- Mal di testa.
Salmonellosi: trattamento e cura.
Trattandosi di un’infezione batterica, verrebbe spontaneo pensare che la salmonellosi si possa curare con un trattamento antibiotico.
In realtà, il ricorso agli antibiotici viene spesso sconsigliato poiché, nella maggior parte dei casi, le gastroenteriti da Salmonella sono forme lievi ed autolimitanti, per cui i sintomi regrediscono spontaneamente nel giro di qualche giorno.
Per questo motivo, la principale misura terapeutica è rappresentata dal riposo e dalla generosa assunzione di liquidi, utili per compensare l’acqua ed i sali persi con il vomito e la diarrea.
Molto utile anche la somministrazione di fermenti lattici e probiotici per ricostituire una flora batterica ottimale.
La terapia antibiotica è riservata soltanto ai soggetti anziani o immunodepressi, ai bambini al di sotto dei due anni e in generale nelle infezioni gravi, con sintomi extra intestinali.
Al di fuori di questi casi, un trattamento antibiotico non giustificato, oltre a risultare inutile, potrebbe concorrere ai fenomeni di farmaco-resistenza.
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