L’Ospedale San Giuseppe di Empoli ha recentemente avviato un percorso dedicato ai pazienti oncologici affetti da sindromi eredofamiliari, come le mutazioni geniche BRCA, sistema MMR o p53, che aumentano la probabilità di sviluppare alcune forme tumorali.
EMPOLI. L’obiettivo principale di questo percorso è identificare pazienti oncologici che necessitano di un approfondimento genetico a fini terapeutici o per consentire una profilassi. L’approccio mira a ottimizzare le risorse e ridurre i tempi d’attesa, consentendo a qualsiasi specialista ospedaliero di intercettare il paziente a rischio e inserirlo immediatamente in un percorso personalizzato. Una volta eseguito il test genetico, l’esito viene discusso dal medico genetista all’interno di un Gruppo Oncologico Multidisciplinare di genetica, coinvolgendo oncologi, chirurghi, radiologi, senologi, ginecologi, gastroenterologi, patologi, amministrativi e infermieri.
Gli specialisti inseriti nei percorsi oncologici possono richiedere la consulenza genetica attraverso l’AIUTO POINT durante il primo accesso del paziente o settimanalmente tramite i Gruppi Oncologico Multidisciplinari. Nei casi dubbi, il paziente può compilare un questionario anamnestico sulla storia familiare oncologica, da riconsegnare al punto servizi AIUTO POINT.
L’esito del test e il percorso successivo vengono definiti nei Gruppi Oncologico Multidisciplinari, assicurando un approccio personalizzato e imparziale. I vincitori riceveranno attestati di premiazione/targa e borse di studio in denaro: 300 euro per il primo classificato e 200 euro per il secondo.
Il percorso non solo supporta i pazienti oncologici ma si estende anche ai loro familiari sani portatori di alterazioni genetiche eredofamiliari. La sorveglianza dei pazienti e dei portatori sani è coordinata dall’AIUTO POINT attraverso percorsi condivisi con diverse specialità mediche.
La dottoressa Martella, Direttore Oncologia e del Centro Donna, sottolinea che questo nuovo percorso si integra con quelli già attivati nel 2023, riflettendo un approccio proattivo e personalizzato per migliorare l’efficienza e coinvolgendo tutti gli specialisti dell’ospedale in una sinergia complessa.
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