Ecco la storia di Marisa Selvaggi, professionista sanitaria e artista poliedrica: “amo fare l’Infermiera”.
Fare l’Infermiera per Marisa Selvaggi, 35 anni, era l’ultima delle prerogative. Voleva diventare Hostess, poi Ostetrica e perché no Stilista di moda. Poi per le vicissitudini della vita si è ritrovata a studiare Infermieristica e di recente a riscoprire la sua passione per l’arte e per il disegno. La sua non è la solita storia di tanti, ma una vicenda umana legata problemi fisici che l’hanno quasi portata fuori dalla professione.
Ho conosciuto Marisa durante il mio primo tirocinio da studente Infermiere presso l’Unità Operativa di Ortopedia dell’Ospedale “Infermi” di Rimini. Con lei, all’epoca 25enne, siamo subito entrati in empatia e da subito ho capito che la sua era una passione e non solo una occupazione. Fare l’infermiera e donarsi agli altri la rendeva e la rende felice, anche se per un breve periodo della sua storia ha rischiato di essere estromessa da quella che lei stessa definisce “la professione più bella del mondo“. Oggi è un’artista poliedrica, disegna e studia recitazione all’Accademia 56. Da anni sogna di recarsi in Africa a fare volontariato, forse ci riuscirà nel 2020.
Dopo una grave patologia renale e dopo un Accesso Ischemico Transitorio che l’hanno portata via per molto tempo dalle corsie è stata costretta a rientrare in Azienda con mansioni non consone alla sua preparazione e al ruolo dell’Infermiere. Lei che è testarda come un mulo, tuttavia, è riuscita a tornare nei reparti e attualmente lavora in Pneumologia ad Ancona. Nella stessa struttura ospedaliera ha prestato la sua opera per i reparti di Medicina d’Urgenza e Neurochirurgia.
Marisa, attualmente iscritta all’Ordine degli Infermieri di Campobasso, si è laureata nel 2009 a Chieti, dove ha discusso la tesi finale sul Burn out in Emergenza. Subito dopo la laurea ha iniziato a lavorare presso l’Unità coronarica di Temoli e successivamente presso l’allora AUSL di Rimini (oggi Romagna). In terra romagnola rimase fino ai primi mesi di marzo del 2012 per giungere con il ruolo in terra marchigiana.
Quella per il disegno e per l’arte è una passione che si porta avanti fin da bambina e che lei stessa ci racconta in uno scritto che mette i brividi. Vediamo cosa ci dice.
Ho scelto il lavoro più bello del mondo: fare l’Infermiera!
A 5 anni sognavo di fare l’hostess di volo, mi immaginavo alta e magra (questo è rimasto all’immaginazione ?) col cappellino,il tailleur rosso e blu e il foulard intorno al collo, abile a parlare almeno 10 lingue straniere, proprio come nei film! IL LAVORO PIÙ BELLO DEL MONDO!
Dopo qualche anno cambiai idea, volevo diventare ginecologa, perché pensavo che far nascere i bambini era IL LAVORO PIÙ BELLO DEL MONDO!
Poi sono cresciuta e ho iniziato a pensare che IL LAVORO PIÙ BELLO DEL MONDO fosse fare l’Ostetrica perché accompagnava la Mamma e la sua Creatura al momento più significativo di tutta l’esistenza, la Nascita! E ci ho anche provato…ma il destino non ha voluto!
Tutto questo però era spesso contrastato dalla mia passione per l’Arte, per la Moda e per tutto ciò che in maniera Creativa mi ispirava!
Alla fine la Vita mi ha portata da tutt’altra parte, la mia strada fu altrove e lo ammetto, non è stato facile, sin dal primo giorno in cui ho messo piede all’università, li dove ho fatto i conti col mio fegato per tutto quello che ho visto, ho fatto i conti con le mie forze perché per 3 anni tutti i giorni uscivo di casa alle 7.00 del mattino e rientravo alle 19.00, tre anni di studio e intenso Tirocinio!
Tre anni in cui ho studiato e lavorato sodo per imparare a “FARE”, ma soprattutto per imparare ad “ESSERE”, ma a me quella fatica non spaventava, e non mi ha mai scoraggiata perché quello che stavo per diventare mi piaceva, mi eccitava , mi dava adrenalina, ero innamorata di tutto ciò che stavo imparando!
Nove anni fa come oggi sono diventata UN’ INFERMIERA!
È vero nove anni non sono tanti, ma non sono nemmeno pochi. Spesso mi sono ritrovata a lottare per i miei diritti e spesso mi sono ritrovata da Sola, tante delusioni, ma anche tante soddisfazioni.
Le Soddisfazioni appunto, quelle con la S maiuscola, quelle che ti riempiono il Cuore! Quelle che ti motivano a continuare a credere nel tuo lavoro nonostante questo MALEDETTO E INGIUSTO SISTEMA CHE CI DIRIGE!
Gli occhi di chi soffre e ti dice, spesso con un filo di voce… Grazie!
L’abbraccio di una figlia commossa che ti saluta dopo una lungo periodo di degenza di un genitore malato, ma anche il sorriso di chi ce l’ha fatta e finalmente sta bene e ancora ti Ringrazia!
E adesso a 34 anni posso dire che ho scelto il LAVORO PIÙ BELLO DEL MONDO E NONOSTANTE TUTTO IO CI CREDO, con la differenza che adesso non cambierò MAI PIÙ IDEA!
Nato in Puglia, vive e lavora in Puglia, Giornalista, Infermiere e Scrittore. Già direttore responsabile di Nurse24.it, attuale direttore responsabile del quotidiano sanitario nazionale AssoCareNews.it. Ha al suo attivo oltre 15.000 articoli pubblicati su varie testate e 18 volumi editi in cartaceo e in digitale.