Coronavirus: viaggio esclusivo nella zona rossa del basso lodigiano. La realtà della quarantena raccontata dal regista Roberto Albanesi.
Coronavirus: il raccolto della quarantena in esclusiva da parte del regista Roberto Albanesi, cittadino di Casalpusterlengo (paese nella zona rossa lodigiana) che nelle ultime ore ha girato un video con la sua telecamera per raccontare la realtà dei paesi colpiti dal contagio.
Cosa vuol dire dal punto di vista emotivo vivere la quarantena?
Innanzitutto grazie dello spazio che ci state dedicando come popolazione del basso lodigiano, per raccontare cosa sta accadendo. A livello emotivo direi che è surreale. Perchè vedi tutte le persone che conoscevi, dal signore dell’alimentari, al giornalaio, all’amico, al parente, alla fidanzata sotto una prospettiva diversa. Una prospettiva nuova del tutto e surreale. Io parlo da regista, ma penso valga per tutti, parlando di una prospettiva cinematografica. Si instaurano rapporti di finzione che però è diventata realtà. E questo crea un forte dissesto.
Con la telecamera hai girato per i paesi del basso lodigiano. Quali sono le tue sensazioni e quale clima si respira per le strade della quarantena?
Ho preso in mano la telecamera per puro istinto, per raccontare quello che vedevo, spronato anche da amici e concittadini che sanno del mio ruolo di regista. Ho deciso di prendere e andare a girare il centro della “zona rossa”, il basso lodigiano che comprende 10 comuni. Zona al cui centro c’è il mio paese, Casalpusterlengo, e la vicina Codogno, famosa per il 38enne ricoverato per primo.
La situazione generale che si respira e si respira negli occhi delle persone è quella dell’estraneamento surreale, si respira un clima strano e si vede anche ad occhio perchè le strade sono deserte.
Da quel che ho visto con i miei occhi, le poche persone per strada sono apparentemente rilassate. Sanno che sono nella zona rossa e che di più non si più fare.
Devo raccontare anche che all’interno della zona di quarantena vi è una presenza delle forze dell’ordine che controlla ma non reprime, come invece ho potuto leggere in qualche post scellerato.
Sui social networks si parla anche di difficoltà di approvvigionamento di alimenti, beni di consumo, di farmaci, di carburante e di sigarette. Cosa puoi dirci a riguardo?
Qui a Casalpusterlengo i supermercati sono aperti, con orario ridotto. Gestiti in modo molto attento: piccoli gruppi dotati di mascherine e guanti. Al momento pare che il cibo scarseggi ma sono promessi rifornimenti già domani.
Le farmacie sono aperte ma la vendita avviene solo dalle finestrelle del servizio notturno. Per quanto riguarda le sigarette, non si è mai vista tanta coda alle macchinette per far scorta.
Le cose basilari quindi rimangono, per il resto i negozi sono chiusi. Una cosa che invece ha colpito tutti è che pure i cimiteri hanno chiuso.
Siamo chiusi. Possiamo girare nella zona rossa ma non all’esterno. Non posso descrivere meglio la quarantena che stiamo vivendo.
Ringrazio tutti per la possibilità di dar voce a chi è dentro la zona rossa.
Grazie a te per la disponibilità. Di seguito il video che consigliamo di vedere a tutti i nostri lettori.