Il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale (CCNL) di Lavoro e la guerra in atto tra i sindacati del Comparto Sanità e delle Autonomie Locali stanno facendo discutere i professionisti italiani. Nessuno però parla degli oltre 13.000 euro di arretrati che lo Stato deve agli Infermieri, agli Infermieri Pediatrici e a tutti i Professionisti Sanitari.
L’attuale contratto è scaduto il 21 dicembre 2009 e si è ancora in attesa del rinnovo da parte del Governo uscente, come noto guidato da un ormai “politicamente defunto” Paolo Gentiloni. Il futuro esecutivo è ancora in alto mare, così quello vecchio continua a governare senza problemi, in attesa di capire quando e come tornerà a casa.
Da oltre 9 anni si attende invano il nuovo documento contrattuale. Quasi due lustri che corrispondono ad altrettanti arretrati stipendiali. Secondo i bene informati della materia ammonterebbero ad oltre 13.000 euro a fronte dei circa 500 euro netti che vorrebbe rifilarci il Governo Gentiloni.
Gli arretrati servono a ripagare correttamente anni di attesa, passati tra aumento di tasse, diminuzione di servizi e sfascio generalizzato del Sistema Sanitario Nazionale. Ora, però, gli Infermieri, gli Infermieri Pediatrici e tutti i Professionisti della Salute si sono scocciati e chiedono a gran voce anche attraverso i Social il riconoscimento di un diritto acquisito che nessuno ci può togliere.
Se lo stato ci è debitore allora perché non metterlo in mora? Proviamoci tutti assieme scrivendo una mail a Paolo Gentiloni, presidente uscente del Consiglio dei Ministri. Basta scrivere all’indirizzo: gentiloni@governo.it, mettendo la causale “#DacciINostri15000eurodiarretrati“.
Che dite accetterà la nostra richiesta? Diteci se vi risponde!