Continuano le lezioni sul Positive Error Management dedicate a Medici, Infermieri, OSS e Professionisti Sanitari. Ecco la Start up del sistema, dalla formazione agli obiettivi.
Come può nascere una gestione dell’errore umano positiva all’interno di reparti ospedalieri, cliniche, laboratori, ecc.?
La prima pietra, l’inizio, è una visione del top management che riconosce due bisogni:
- il primo è quello di ridurre il rischio di eventi causati da errori umani, con tutte le ricadute in termini di sofferenze, economici, di immagine, e legali che porta con sé;
- l secondo, figlio del primo, è quello di riconoscere che i metodi già presenti (risk management e/o sistemi qualità) hanno bisogno di essere potenziati con uno strumento dedicato e più specialistico sull’errore umano, che permetta ottimi risultati, ma che abbia anche una visione positiva, umanistica e non repressiva, che sia legata alla pratica, che nasca dal front-line e che riduca procedure e formalismi eccessivi.
Una volta deciso di iniziare la sperimentazione del metodo, si dovrà inquadrare quali possano essere i membri del futuro Team HEM (Human Error Management), e quale sarà l’HEM Manager.
A questo punto si inizia la formazione del futuro Team e del futuro Manager. La formazione vede due parti distinte ma funzionali uno all’altra.
La prima in ordine di tempo è la formazione di base, si svolge in aula e prevede nel programma una parte di “core-competences” sulle teorie scientifiche più affermate relative all’errore umano. Si passa poi a scoprire quali tecniche e strumenti utilizzare per analizzare gli errori e come costruire barriere (soft e hard). La formazione base continua con lo studio del metodo Positive Error Management, quali costrutti e quali teorie scientifiche ne sono alla base. L’ultima parte è applicativa si simuleranno interventi sia individuali che in Team, e si metteranno a punto gli “strumenti del mestiere”.
A questo punto della formazione base L’HEM manager ha ancora una parte di formazione da svolgere, si studieranno quali indicatori usare per misurare l’efficacia del sistema, la documentazione da utilizzare e come integrare il Positive Error Management con i sistemi esistenti di Risk Management e/o Quality system.
Finita la parte di formazione di base, sia i membri del futuro Team sia l’HEM Manager saranno seguiti nell’avviamento dell’attività da uno o più coach professionisti specializzati nel Positive Error Management, i quali aiuteranno il Team a individuare quali obiettivi raggiungere e assieme preparare un vero e proprio piano d’azione. Questa parte è fondamentale, permette di specializzare ulteriormente il Positive Error Management, sostenendo il Team nel confezionare il metodo come un “abito su misura” all’interno del reparto, della clinica, laboratorio e quant’altro.
Dopo il periodo di start-up (formazione di base e coaching di avviamento all’attività) il Team HEM con l’HEM Manager sosterranno il continuo sviluppo del metodo, coinvolgeranno molte altre persone perché la gestione dell’errore umano è compito di tutti, nessuno escluso.