Integrazione con i sistemi esistenti. Medici, Infermieri, Oss, Professioni Sanitarie e il ruolo del Risk Manager nella gestione positiva dell’errore.
Il Positive Error Management è un metodo autonomo, con delle tecniche di gestione, una documentazione, degli strumenti di controllo e misurazione. Però il vero potenziale lo esprime quando si trasforma in uno strumento privilegiato all’interno di un risk management o di un sistema di qualità già attivo.
Il management in generale, ed il Risk Manager in particolare, saranno gli artefici dell’integrazione. Anzi il Risk Manager a buon titolo potrebbe essere anche l’HEM Manager, con compiti di coordinamento del Team HEM e gestione dell’intero sistema.
La gestione dell’errore umano non può essere né un cambiamento repentino né uno stravolgimento. Questo per garantire che il vero cambiamento non inizi nelle pratiche gestionali, nei protocolli, nell’organizzazione burocratica in generale; Tancredi nel Gattopardo pronuncia la famosa frase “se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi”, anche se questa frase è riferita a contesti ben diversi dai nostri, possiamo però pensare che se il cambiamento avviene prima nelle procedure, nei metodi, il cambiamento sarà fasullo, solo apparente. Dobbiamo invece iniziare a modificare la nostra visione, il nostro approccio, gli schemi mentali tanto radicati nel tempo…poi, solo dopo se vediamo che serve modificare le cose esistenti lo faremo, ma a buon conto. Ecco allora come l’integrazione del Positive Errore Management nei sistemi già esistenti è una integrazione facile, semplice, naturale. È come un figlio che ritorna a casa dopo un lungo periodo trascorso all’estero, ritrova la sua camera come l’aveva lasciata, tutto è come prima… ma in realtà l’esperienza lontano da casa ha provocato delle trasformazioni in lui, una crescita, ed inevitabilmente, senza neanche volerlo influenzerà chi in quella casa vive con lui.