Gli OSS ora vogliono di più. Formazione di alta qualità, riconoscimento professione e contratti non più da fame.

Gli Operatori Socio Sanitari ora vogliono di più. Dagli Stati Generali degli OSS si chiede formazione di alta qualità, riconoscimento professione e contratti non più da fame.

Egregio Direttore,

il 22 maggio 23 a Roma nella Sala Capitolare presso il Senato gli Stati Generali degli Operatori Socio Sanitari parleranno dell’evoluzione professionale dell’OSS proposto dalla Commissione Sanità del Ministero della Salute e dalla Conferenza Stato Regioni.

Se gli OSS hanno scelto con consapevolezza di essere Operatori Socio Sanitari, e ritengono un loro diritto essere dei professionisti, hanno diritto a una formazione riconosciuta, rivalutata, arricchendosi di sapere; hanno il dovere di fare ogni cosa per tutelare la loro professione lasciando da parte ogni forma di retorica.

Non esistono vite più preziose di altre, ma di certo esistono professionisti che più di altri, scelgono di donare la propria esistenza al prossimo. Professionisti che danno corpo e sostanza all’art 32 della costituzione e al codice etico dell’OSS.

Il Ministero della Salute e la Conferenza Stato Regioni hanno presentato due provvedimenti, dove pongono la revisione del profilo dell’OSS e l’istituzione di una nuova figura; rileviamo che l’oss di base rimane uguale con le stesse ore, con lo stesso principio dell’accordo del 2001, mantenendo l’attestato di qualifica. La nuova figura è elastica, e si porta dietro tutte le competenze dell’oss di base, manca la parte contrattuale, l’assicurazione, che tipo di responsabilità…

Le sfide si possono anche perdere, ma che mai, neanche per un attimo, ci si deve sentire sconfitti.

Se l’OSS ha scelto con consapevolezza ed empatia la sua professione, non deve lasciarla svilire e non deve farla diventare manovalanza. Bisogna dargli il giusto valore per il bene di tutti i cittadini e rendere l’oss attore del sistema sanitario.

Oggi, l’OSS necessita di un reale riconoscimento all’interno dell’organizzazione del lavoro definendo un chiaro e unico percorso formativo e di un adeguamento contrattuale.

Il 22 maggio a Roma prosegue l’iniziativa “Salviamo la Professione OSS” per affrontare in un chiaro e onesto confronto per rispondere alle esigenze degli operatori socio sanitari. Riteniamo che sia necessario un confronto al fine che si possa portare un sostanziale miglioramento alle bozze, poiché seppur sia un’ottima base di partenza, presentano un restyling non evolutivo fuori dagli standard europei, rimanendo generalista, portandosi dietro tutte le competenze che vanno dalla colf al sanitario.

Gli Stati Generali della professione degli oss chiama tutti gli oss a essere presenti al convegno inviando una mail a statigenerali-oss@libero.it in un chiaro e onesto confronto con le forze politiche poiché il ruolo dell’OSS è un ruolo delicato, indispensabile e imprescindibile per l’assistenza di tutti i cittadini e meritano di essere riconosciuti e non sminuiti a ruoli marginali per sopperire alla carenza del personale infermieristico.

Angelo Minghetti
Per gli Stati Generali degli Operatori Socio Sanitari (OSS)

Ecco il programma dell’evento romano: