Ci scrive Caterina Minelli, Operatrice Socio Sanitaria: “al Sud ho ritrovato la serenità, più volte vilipesa e umiliata al Nord”.
Egr. Direttore,
la seguo da anni e sono convinta che la sua testata sia la migliore in assoluto nel campo delle professioni sanitarie e socio-sanitarie. Sono Calabrese e per ben 12 anni ho lavorato in Veneto come Operatrice Socio Sanitaria in una ULSS.
Da un anno circa lavoro nella mia amata Calabria, dove mi sono trasferita dopo un tormentato cambio alla pari.
Vorrei ringraziare quanti mi hanno permesso di fare questo cambio e soprattutto la collega Maria che ha deciso di trasferirsi in Veneto per lavorarci al mio posto.
Sono stata bene nei primi anni in questa regione, poi ho iniziato ad avere qualche problema, soprattutto con i colleghi di lavoro. Sono diventati insopportabili, mi tediavano con le loro lamentele, mi chiamavano terrona anche davanti ai pazienti e si prendevano scherno di me.
Ho protestato diverse volte con la Coordinatrice Infermiera e anche con la dirigenza ospedaliera, ma alla fine mi accorgevo che io non ero di quelle parti, che un Veneto non poteva che aver sempre ragione.
Ho dovuto sottopormi alle cure di uno psicoanalista. Ero in burnout da stress. Dopo 12 anni il miracolo. Il cambio alla pari e il ritorno nella mia regione d’origine.
Oggi sono contenta, respiro aria pura, affronto il lavoro e i colleghi in maniera differenze e più spensierata.
Insomma, mi ha fatto bene tornare al Sud!
Caterina Minelli, OSS
[…] per i servizi utili che fate, sono d’accordo con la collega OSS che è ritornata in Calabria. Io stesso sono stato trattato da cane. Se un Veneto facevo cadere un […]
[…] per i servizi utili che fate, sono d’accordo con la collega OSS che è ritornata in Calabria. Io stesso sono stato trattato da cane. Se un Veneto facevo cadere un […]
[…] per i servizi utili che fate, sono d’accordo con la collega OSS che è ritornata in Calabria. Io stesso sono stato trattato da cane. Se un Veneto facevo cadere un […]