Si scrive Luigi, Infermiere: “caro Direttore, serve intervenire per rilanciare la professione o sarà la nostra fine”.
Carissimo Direttore,
ormai il danno e fatto, durante la pandemia eroi, dopo tutti dimenticati. Penso che vogliano distruggere lo stato sociale incominciando a non assumere e facendo scappare chi è ancora precari.
Sinceramente sono 32 anni che lavoro ed una lacerazione così brutta della professione infermieristica non l’ho mai vista; tutto ormai e incentrato o si sta dirigendo verso il privato; a noi Infermieri restano solo le briciole e neanche quelli.
I sindacati hanno fallito miseramente essendo stati nel tempo fonte di clientelismo e meri venditori di pentole, vedi i vari master accreditati; ci restano chimere dal lato economico; serve una dirigenza basata su persone di esperienza decennale e non ragazzini super “studiati” che sul campo non hanno fatto un giorno di corsia e sono li già a dirigere.
E poi ancora ed ancora una Caporetto su tratta la linea professionale.
Saluti.
Luigi M., Infermiere