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OSS costretti a fare gli Ausiliari. La denuncia di USB: “è una vergogna”.

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La ASL RM5 taglia il personale del pulimento negli ospedali e inventa una nuova figura sanitaria: l’Ausiliario/Oss.

Così, senza troppe remore il 31 maggio la ASL RM5 sospende i servizi aggiuntivi del pulimento negli ospedali di Palestrina, Monterotondo, Tivoli, Colleferro e Subiaco e negli stessi giorni comunica al personale OSS degli stessi nosocomi che dovranno sopperire alle mansioni svolte in precedenza dai lavoratori dell’appalto. Proprio in una di queste mail si conia una nuova figura: “Ausiliario/OSS” che la dice lunga sulla mancanza di personale di supporto oltre che sulla confusione organizzativa che regna negli ospedali. Lo denuncia il sindacato USB Lazio.

“La riduzione del personale del servizio di pulimento nei presidi ospedalieri aggrava ulteriormente le carenze nel funzionamento del Servizio Sanitario su tutto il territorio della ASL RM5, oltre ad evidenziare la promiscuità delle mansioni di operatori assunti e inquadrati come pulitori, che invece svolgevano anche mansioni di ausiliariato” – spiegano dall’USB.

La stessa riduzione del personale – a quanto si è appreso dal sindacato – comporta un aumento dei carichi di lavoro dell’OSS, che è chiamato a svolgere attività aggiuntive generando una fisiologica riduzione dell’assistenza diretta ai pazienti, perché utilizzato per sopperire all’inesistenza di personale ausiliario. Gli infermieri di conseguenza si troveranno a dover sopperire alle mansioni dell’Oss e così via in un infernale effetto domino che aggrava la precaria situazione della sanità del Lazio.

“Possibile che non si riesca a comprendere che per fare funzionare gli ospedali, e più in generale il servizio sanitario, occorre un’assunzione massiccia di personale? Possibile che ancora oggi si utilizzino lavoratori in appalto per poi gettarli nel limbo della disoccupazione Il sistema degli appalti non è la soluzione. L’utilizzo degli operatori della salute per coprire le carenze di personale non è la soluzione. Il mancato interesse della ASL Rm5 a cui abbiamo inutilmente chiesto un incontro, è il silenzio assordante di chi non ha alcun interesse, evidentemente, a garantire un servizio pubblico di qualità alla popolazione né tantomeno che i suoi diretti dipendenti abbiano condizioni di lavoro idonee e qualificanti. Come se non bastasse è iniziato il periodo delle ferie estive. Quale garanzia assistenziale possono dare gli ospedali di Tivoli, di Palestrina, di Subiaco ecc? Conosciamo bene la risposta… nessuna! Come USB siamo pronti alla mobilitazione usando tutti gli strumenti necessari” – concludono dall’USB Lazio.

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