Progressioni Verticali nelle Amministrazioni Locali, Asl e Aziende Ospedaliere: le nuove Linee Guida dalle Sentenze dei Tribunali Amministrativi.
Le progressioni verticali, i passaggi da un’area professionale all’altra, sono al centro delle recenti sentenze dei Tribunali amministrativi. Valutazione della competenza professionale, dell’anzianità lavorativa e la possibilità di colloquio sono gli elementi chiave su cui si stanno concentrando le decisioni giudiziarie.
**Dettagli sulle Sentenze**:
– **Valutazione dell’Anzianità Lavorativa**:
Il Tar Campania, sezione IV, con sentenza n. 847 del 1° febbraio 2024, ha confermato la legittimità di valorizzare l’attività svolta esclusivamente all’interno della propria amministrazione. L’esperienza professionale rilevante deve quindi essere quella acquisita all’interno dell’amministrazione che attiva la procedura di progressione.
– **Competenza Professionale**:
Il Tar Campania, sezione staccata di Salerno (sezione terza), con sentenza n. 488 del 21 febbraio 2024, ha stabilito che è legittimo non prevedere punteggi per le abilitazioni professionali dei candidati. Inoltre, ha equiparato le lauree del “vecchio ordinamento” con le lauree triennali ai fini della valutazione.
– **Possibilità di Colloquio**:
Il Tar della Campania, sezione II, con la sentenza n. 1620 dell’11 marzo 2024, ha suggerito l’opzione di prevedere un colloquio come strumento per stilare la graduatoria dei candidati. I parametri di valutazione consigliati includono: attitudine al cambiamento organizzativo, capacità di ricoprire ruoli di responsabilità, grado di analisi dei processi lavorativi e attitudine a promuovere miglioramenti organizzativi. È fondamentale verbalizzare una motivazione specifica per il punteggio attribuito ad ogni candidato.
**Conclusioni**:
Le amministrazioni locali, in base alle recenti sentenze dei Tribunali amministrativi, devono prestare particolare attenzione alla valutazione dell’anzianità lavorativa, alla competenza professionale dei candidati e alla possibile inclusione di un colloquio come strumento di valutazione. È essenziale che gli enti adottino criteri di valutazione chiari e trasparenti per garantire equità e correttezza nel processo di progressione verticale.
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