180 studenti solidali rimangono fuori dalla classe per denunciare l’assenza di assistenza e richiedere soluzioni immediate.
La mancanza di un infermiere specializzato ha costretto Lorenzo, uno studente di 6 anni affetto da atrofia muscolare spinale (SMA), a rimanere spesso a casa anziché frequentare l’Istituto Pergolesi di Pozzuoli, nel Napoletano. Nonostante la chiara conoscenza della sua situazione da parte della scuola e dell’ASL già prima dell’inizio dell’anno scolastico, la famiglia ha denunciato la persistente assenza di un infermiere, indispensabile per monitorare e intervenire in caso di necessità.
La madre di Lorenzo, Brunella, ha affermato che la situazione era nota alle autorità scolastiche e sanitarie da tempo, ma la mancanza di azioni risolutive ha costretto il bambino a rinunciare alla scuola e agli amici. In segno di solidarietà, 180 studenti, insieme alle loro famiglie, sono rimasti fuori dall’istituto in una protesta collettiva per evidenziare la pesante assenza di assistenza.
Il Consiglio di istituto ha organizzato un’assenza di massa come atto di protesta e solidarietà nei confronti di Lorenzo e della sua famiglia. Ornella Ciciliano, rappresentante del Consiglio, ha dichiarato che l’adesione alla protesta è stata praticamente totale, sottolineando che la situazione è diventata insostenibile.
I dirigenti scolastici sono in contatto con il Comune e l’ASL per risolvere la problematica, ma nonostante le conoscenze pregresse delle esigenze del bambino con disabilità, nessun intervento è stato attuato fino ad ora. Antonio Nocchetti, presidente dell’associazione Tutti a scuola, solleva dubbi sulla capacità, l’attenzione e la tempestività nell’affrontare il problema.
Lorenzo, oltre alla necessità di un infermiere, avrebbe bisogno di una sedia a rotelle speciale per seguire le lezioni e svolgere i compiti in modo sicuro. Un altro studente nell’istituto richiede una figura di sostegno per iniezioni salvavita, e sebbene per questa esigenza si stia cercando una soluzione definitiva, la mancanza di assistenza mette a rischio la vita di entrambi gli studenti.
Se la situazione non troverà una soluzione nei prossimi giorni, è prevista un’altra assenza di massa la prossima settimana come segno di protesta e richiesta di azioni immediate.
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