Emergenza Coronavirus. Infermieri ed Operatori Socio Sanitari in agitazione in noto ospedale dell’Emilia Romagna per il furto di mascherine FFP2 e FFP3 e gel antisettici per le mani. Finti parenti si intrufolano per “rifornirsene”.
Si è arrivati ormai all’assurdo. In un noto ospedale in provincia di Bologna continuano i furti di mascherine tipo FFP2 e FFP3 e di gel per l’igiene delle mani da parte di finti parenti che si intrufolano nei reparti e chiedono DPI per far visita ai loro “parenti”.
Il fatto è stato denunciato ad AssoCaeNews.it da diversi colleghi, Infermieri ed Operatori Socio Sanitari, che lamentano la mancanza assoluti di controlli. Non vi è un registro delle presenze dei visitatori e tutto è lasciato al caso. Inoltre, mentre gli operatori sono impegnati nelle stanze per le attività di assistenza i carrelli appositamente sistemati agli ingressi dei reparti vengono presi d’assalto da sconosciuti (o dagli stessi parenti presenti nel frattempo in reparto).
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La situazione è identica in altre strutture ospedaliere. La gente è in preda alla fobia da Coronavirus, ma non si rende conto che se beccata può essere accusata di furto. E c’è di più, i DPI non bastano, Infermieri e OSS sono spesso costretti a lavorare senza protezione.
“Tanta pubblicità sull’efficienza della sanità non corrisponde alla vita lavorativa reale – spiegano ad AssoCareNews.it – il presidente Stefano Bonaccini ci ha elogiati in pubblico, però non è mai venuto in ospedale a vedere cosa succede durante i turni di lavoro e in quali condizioni di pericolo continuiamo a lavorare tutti i giorni. Questa gente ruba e a nostro avviso è disposta anche ad aggredire pur di approvvigionarsi di dispositivi di protezione individuale. Abbiamo paura e nessuno ci tutela, come nessuno tutela i nostri Pazienti, che alla fine restano vittime inermi”.
Senza parole.
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