La Legge “Basaglia” n°180/1978: atto normativo che ha rivoluzionato per sempre la Salute Mentale in Italia. Ecco come..
Legge Basaglia: la legge 180 del 13 maggio 1978 si intitola “Accertamenti e trattamenti sanitari volontari e obbligatori” ed è una delle leggi in ambito sanitario che ha più rivoluzionato la Salute degli Italiani.
La legge porta il nome di Basaglia, medico triestino capostipite dell’allora nuova generazione di psichiatri che concepirono la Salute Mentale moderna italiana.
La normativa precedentemente vigente: la legge 36/1904.
La normativa vigente fino al 1978 era ancora la legge 36 del 1904 (epoca Giolittiana), che titolava “Disposizioni sui Manicomi e sugli Alienati. Custodia e cura degli alienati”. Già dal titolo è possibile dedurre i contenuti antiquati di questo testo giudirico che definiva gli assistiti “alienati”: concetto diametralmente opposto al pensiero moderno introdotto dalla 180/78. Inoltre venivano concessi larghi poteri al direttore del manicomio, così ampi da poter prendere in maniera competente e legale alcune decisioni che cancellavano parte dei diritti civili.
Contenuti della legge 180/1978.
La legge stabilisce che tutti i trattamenti sanitari sono volontari (ribadendo quindi con forza l’articolo 32 della Costituzione Italiana). Il trattamento non volontario, detto Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO), e quindi la prestazione delle cure in condizioni di degenza ospedaliera, può avvenire in presenza di questi 3 elementi:
- Alterazioni psichiche tali da richiedere urgenti interventi terapeutici;
- La non accettazione delle cure da parte dell’infermo;
- Assenza di condizioni e circostanze che consentano di adottare tempestive ed idonee misure sanitarie extra ospedaliere.
Il testo disciplina anche il diritto di tutela del malato, indicando tempistiche e autorità di riferimento per l’impugnazione del trattamento.
Chiusura dei manicomi e nascita dei CSM.
Per effetto della Legge venne predisposta la chiusura definitiva dei manicomi, stabilendo il graduale superamento degli ospedali psichiatrici e aprendo così la via alla rivoluzione in campo della salute mentale: non più contenitiva ma integrativa rispetto la società e riabilitativa verso la persona malata.
Altra grande novità riguarda lo spostamento, extra ospedaliero, della centralità funzionale del servizio: nell’articolo 6 del testo normativo è infatti palesemente indicato che “gli interventi di prevenzione, cura e riabilitazione relativi alle malattie mentali sono attuati di norma dai servizi e presìdi psichiatrici extra ospedalieri“. Questo genera quindi l’antefatto normativo utile alla creazione dei Centri di Salute Mentale (CSM).
Dignità al malato psichiatrico.
Un ulteriore elemento che non costituisce un dettaglio è la modifica delle terminologie usate in alcuni articoli del codice penale. L’obiettivo raggiunto è stato quello di restituire dignità anche lessicale alla persona affetta da disturbi mentali.
Il testo integrale della Legge 180/1978 è consultabile cliccando qui.
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