Clinical Pathways in Chirurgia. Strumenti per definire e programmare interventi per tutte le discipline.
Sono strumenti atti a definire la programmazione ottimale degli interventi eseguiti da tutte le discipline, per ogni particolare procedura assistenziale, adattabili al singolo paziente, costruiti in maniera multi e interdisciplinare.
Il clinical pathway è un piano assistenziale che descrive i passi chiave dell’iter post-operatorio, e viene costruito per pazienti che vanno incontro a esperienze cliniche simili e che richiedono trattamenti, servizi e risorse simili.
I passi chiave riguardano una serie di elementi assistenziali generali, come la richiesta di esami di laboratorio e accertamenti radiologici, la gestione dei drenaggi, la ripresa e il tipo di nutrizione, la mobilizzazione del paziente, la gestione della terapia, la sicurezza, l’educazione e la pianificazione della dimissione.
L’utilizzo dei clinical pathway consente:
- Di uniformare l’assistenza, aiutando il team medico e infermieristico a raggiungere gli obiettivi in un appropriato numero di giorni di degenza
- Di analizzare quotidianamente gli scostamenti dalle pratiche standard
- Di analizzare periodicamente i risultati raggiunti in rapporto a quelli attesi
- Di rafforzare la collaborazione e l’intesa tra le diverse figure professionali
- Di instaurare una più facile comunicazione con il paziente
Lo sviluppo e l’implementazione dei clinical pathways presuppone la collaborazione di tutto il team assistenziale, e si basa su procedure validate e sulla migliore evidenza scientifica disponibile.
In sintesi, la gestione del post-operatorio secondo i principi di fast-track surgery (letteralmente “chirurgia a binario veloce” o a “decorso veloce”) prevede:
- Copertura analgesica efficace nel primo postoperatorio
- Mobilizzazione precoce del degente (in sedia/in posizione eretta sin dalla prima giornata post- operatoria)
- Programma strutturato di fisiokinesiterapia respiratoria, in collaborazione con i fisiatri e i fisioterapisti
- Precoce rialimentazione (liquidi chiari sin dalla prima giornata post-operatoria, colazione/dieta semiliquida dalla seconda giornata, dieta solida a partire dalla terza giornata)
- Rimozione precoce del sondino nasogastrico (dalla sera dell’intervento alla prima giornata post-operatoria), del catetere vescicale (in seconda giornata post-operatoria), e dei drenaggi chirurgici (se possibile in terza giornata post-operatoria)
- Educazione e pianificazione della dimissione
E’ importante sottolineare che il clinical pathway rappresenta una linea guida generale per la gestione della degenza ospedaliera. A causa di bisogni individuali, il percorso può lievemente variare da paziente a paziente, o possono essere prese decisioni cliniche diverse da quelle specificate. La dimissione pianificata è possibile soltanto in assenza di complicanze post-operatorie, la sicurezza e la risposta ai bisogni della persona rappresentano il fine ultimo del processo assistenziale.
E’ di fondamentale importanza identificare subito i pazienti con decorso post-operatorio regolare in cui è possibile accelerare il percorso verso il rientro al proprio domicilio, in particolare pazienti giovani sottoposti a interventi con tecniche mini-invasive sia di chirurgia laparoscopica che robot-assistita, dove la ripresa è sicuramente maggiormente veloce.