Fitness muscolare
L’attività fisica praticata durante l’infanzia e l’adolescenza è stata identificata come un potente indicatore di salute. Tradizionalmente, gli studi che esaminano il legame tra l’attività fisica e la salute si concentrano sulla scarsa efficienza cardio-respiratoria e sulla composizione corporea sbilanciata a favore della massa grassa, entrambi fattori di rischio ampiamente associati alle malattie croniche.
Negli anni più recenti, un numero crescente di prove ha dimostrato i benefici unici e complementari della fitness muscolare per una varietà di esiti relativi alla salute. Una recente revisione sistematica e una meta-analisi degli studi effettuati sui giovani in età scolare hanno trovato forti prove per le associazioni tra la fitness muscolare e il rischio cardiovascolare, l’adiposità totale e centrale, la salute scheletrica e l’autostima. È importante sottolineare che molti di questi benefici erano indipendenti dalla fitness cardio-respiratoria, sottolineando il ruolo unico della fitness muscolare nel promuovere la salute e il benessere.
Come avviene per altri elementi correlati alla salute, la fitness muscolare ha una forte base genetica con una componente di ereditabilità (30-80%) per gli esercizi anaerobici a breve e lunga durata che sembrano dipendere dalla natura della contrazione. Nonostante ciò, è importante capire come comportamenti sanitari modificabili potrebbero influenzare la fitness muscolare, in particolare durante gli anni critici dello sviluppo infantile e nell’adolescenza.
Il termine “fitness muscolare” comprende tre correlati ma distinti aspetti del funzionamento muscolo-scheletrico, vale a dire: forza massima, potenza e resistenza. La forza massima si riferisce alla quantità assoluta di forza che un muscolo può esercitare, la potenza muscolare, anche detta forza esplosiva, si riferisce al tasso di produzione di forza, vale a dire forza per unità di tempo, e la resistenza muscolare si riferisce alla capacità dei muscoli di esercitare una forza ripetutamente sotto il carico sub-massimale.
L’attività fisica è anche gioco, educazione e condivisione. La famiglia ricopre un ruolo fondamentale nella promozione di uno stile di vita sano; le scelte alimentari e l’attività fisica sono parte di un processo educativo che coinvolge il bambino già nei primi anni di vita. Da non sottovalutare è il ruolo ricoperto dal pediatra nell’indirizzare le famiglie verso scelte più consapevoli e motivare e sostenere il piccolo paziente riguardo i vantaggi dell’attività fisica regolare.
I dati raccolti dell’Osservatorio Nestlé-Fondazione Adi riportano che solo il 20% degli italiani praticano sport con costanza. 4 su 5 di noi non eseguono alcuno sport e, dei 4 sedentari, solo il 16% svolge saltuariamente dell’attività fisica.
Le Linee Guida Americane riportano che un’attività fisica sufficiente è definita come almeno 150 minuti di attività aerobica di intensità moderata e 2 giorni a settimana di rafforzamento muscolare per gli adulti; per i giovano almeno 60 minuti di attività aerobica moderata e 3 giorni a settimana di rafforzamento muscolare. I motivi che dovrebbero spingerci a praticare regolarmente sport sono molteplici: l’attività fisica migliora la muscolo-scheletrica e aiuta a mantenere sotto controllo il peso corporeo; riduce il rischio neoplastico e migliora la salute del cervello, soprattutto la funzione cognitiva, la riduzione dell’ansia e del rischio di depressione; riduce il rischio di cadute; per le donne in gravidanza si parla di riduzione del rischio di eccessivo aumento ponderale, diabete gestazionale e depressione post-partum. Infine, nei pazienti affetti da patologie croniche, riduce la mortalità da tutte le cause e aumenta la qualità della vita.
I bambini di età inferiore ai 6 anni sono sottoposti a periodi di crescita rapida e lo sport può favorire lo sviluppo di importanti abilità motorie. I genitori e gli insegnanti ricoprono un ruolo primario nel sostegno e nell’incoraggiamento ai bambini a essere fisicamente più attivi. Sebbene le Linee Guida non hanno stabilito specifiche indicazioni quantitative per questa fascia d’età, un target ragionevole sembra essere di 3 ore al giorno di attività di tutte le intensità: leggero, moderato o vigoroso.
L’infanzia e adolescenza sono periodi critici per lo sviluppo delle capacità motorie e dell’apprendimento di abitudini sane per tutta la vita. Anche per queste fasce d’età i genitori e i tutor possono avere un ruolo di supporto cruciale per promuovere relazioni positive con lo sport e incoraggiare e sostenere i propri figli ad essere attivi tutti i giorni. Per i giovani di età compresa tra i 6 e i 17 anni, intensità vigorosa, rafforzamento osseo e muscolare sono componenti importanti da includere nell’attività sportiva per 3 o più giorni alla settimana.
Purtroppo, è stata vista una riduzione della fitness muscolare nei giovani di tutto il mondo, che ha coinciso con l’aumento di abitudini quotidiane sedentarie e con un calo sia dell’attività fisica sia della durata totale del sonno. Con la tendenza al peggioramento globale, c’è una chiara necessità di identificare strategie efficaci per supportare lo sviluppo e il mantenimento della fitness muscolare durante l’infanzia e l’adolescenza.
La promozione di attività di rafforzamento muscolare come l’allenamento contro resistenza è un approccio utile; inoltre, l’intensità dell’attività fisica praticata potrebbe essere un indicatore importante dei benefici per la fitness muscolare, indipendentemente dal tipo di attività fisica.
Entra nel gruppo Facebook: non perderti niente, ottieni tutto! Clicca qui!