Ci scrive Cristina Bombardini, Operatrice Socio Sanitaria: “io sguattera degli Infermieri, non diventerò mai una professionista”.
Caro Direttore di AssoCareNews.it,
mi chiamo Cristina e sono una Operatrice Socio Sanitaria. Da anni lavoro in una RSA convenzionata con il SSN e da me il rapporto tra Infermieri e OSS non è stato mai idilliaco.
Altro che lavoro di squadra e interessi assistenziali finalizzati al benessere psicofisico del Paziente.
Noi OSS veniamo trattati in struttura come umili idioti. Gli Infermieri ultimamente, con la scusa che sono pochi, ci costringono a somministrare la terapia. Ce la preparano anche il giorno prima, ce la inseriscono bicchierini con nome, data e ora e noi la dobbiamo fare assumere dagli utenti, che quasi tutti non sono collaboranti per problemi di demenza o patologie altamente limitanti.
Per non parlare poi degli ECG e dei criteri. Insomma ci fanno fare quello che la legge non permette, ci fanno fare gli Infermieri di fatto, ma ci considerano sempre dei lavaculi. Perchin fondo quelli siamo e non ne usciremo mai se non ci ribellaremo a questo modo di fare.
Eppure vedo su Facebook che tantissimi Infermieri protestano perché l’OSS abusa dell’altrui professione. A queste persone direi di farsi un serio esame di coscienza o di venire a vedere cosa accade nelle RSA, dove sembra vigere la Costituzione della Repubblica delle Banane.
Buon lavoro.
Cristina Bombardini, OSS
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