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venerdì, Aprile 19, 2024
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Infermieri chiamati a sostituire OSS non vaccinati. Si continua con gli abusi professionali. Insorge l’OPI di Trento.

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E’ una vergogna. Sempre più Infermieri chiamati a sostituire OSS non vaccinati. Si continua con gli abusi professionali. Insorge l’OPI di Trento.

L’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Trento è su tutte le furie per la decisione di alcune aziende sanitarie e socio-sanitarie di costringere gli Infermieri a sostituire gli OSS non vaccinati e per questo sospesi senza stipendio. Protesta sonoramente l’OPI di Trento, come noto preseduto da Daniel Pedrotti.

In una dura nota l’Ordine delle Professioni Infermieristiche (OPI) di Trento punta il dito contro la carenza cronica di personale nelle RSA, a cui poi si aggiunge la crisi recente correlata a operatori sospesi perché non vaccinati contro il Covid.

L’OPI trentina ha prodotto un documento dal titolo “Sistema sanitario sotto pressione: servono decisioni immediate e una programmazione condivisa”. Nel testo si legge chiaramente che “non accettiamo decisioni che implicano la riduzione delle dotazioni infermieristiche e di personale di supporto Oss, lo spostamento in urgenza di infermieri da un contesto ad un altro e/o un utilizzo interscambiabile di infermieri ed Oss. Dotazioni infermieristiche adeguate sono garanzia di sicurezza e qualità delle cure, come anche le competenze specialistiche ed esperte degli infermieri sviluppate con la formazione e l’esperienza in una specifica area clinica”.

Secondo Pedrotti quanto sta accadendo è decisamente inaccettabile. Sulla questione avevamo pubblicato qualche giorno fa anche una nota congiunta di Nursing Up e UIL Fpl.

UIL FPL e Nursing Up perdono la pazienza e proclamano lo Stato di Mobilitazione, domani presidio di protesta.

“Abbiamo purtroppo constatato che non è stato fatto nulla da parte dei vertici aziendali per reperire personale. Solo professionisti spostati d’ufficio ed assegnati a reparti in cui è necessaria un’adeguata formazione. Ecco, dunque, le principali criticità. Con la continua mancanza di personale è in gioco non solo la salute degli operatori ed il loro operare in sicurezza, ma anche la qualità delle cure nei confronti del cittadino. Entrambi le sigle sindacali non ci stanno. Sono bastate le prime sospensioni in Azienda sanitaria degli infermieri ed Oss per mettere a nudo un sistema sempre più in crisi” – aggiungono dall’OPI di Trento.

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