La lettera di una lettrice riapre il confronto tra Infermieri e Operatori Socio Sanitari. Quell’Infermiera ha offeso gli OSS: “siamo professionisti seri e preparati”.
Buongiorno Direttore,
vorrei rispondere alla lettera “fantasiosa” dell’infermiera genovese.
Dottoressa Infermiera Genovese,
Le scrivo per erudirla su alcuni concetti da Lei espressi in maniera inesatta.
- Primo: per diventare OSS bisogna essere diplomati con 5 anni di scuola superiore (per fare un anno di corso OSS), oppure aver conseguito il percorso di riqualifica da ASA (per cui gli anni diventano due);
- Secondo: gli OSS sono responsabili delle proprie azioni nei confini delle proprie competenze;
- Terzo: gli OSS hanno una formazione obbligatoria, dalla quale non possono sottrarsi, stabilita dall’Azienda di appartenenza (senza che gli vengano rilasciati crediti di alcun genere);
- Quarto: non creda che chi possiede il diploma di terza media non sia degno di ruoli prestigiosi e stipendi al di sopra della media nazionale… le Sue affermazioni evidenziano che non sempre una laurea sia connessa ad un certo quoziente intellettivo;
- Quinto: in merito alla questione del “rispetto” da Lei proclamato, ricordi che lo stesso deve essere riferito a Tutte le Persone… quindi anche agli OSS.
Le auguro di trovare serenità.
Un’attenta lettrice