Ricercatori USA studiano la mutazione del Sars-CoV-2 che sta imperversando in questa ondata invernale. Il vaccino è forse già inutile.
Il vaccino per il Coronavirus potrebbe già essere inutile.
Queste riflessioni arrivano a seguito del lavoro di ricercatori della North Carolina University che hanno pubblicato sul New England Journal of Medicine uno studio sulla mutazione D614G del virus.
Il virus mutato, prelevato in Europa meridionale in primavera (in sintesi ha la mutazione “italiana”) ha capacità molto maggiori del virus cinese.
Testato in provetta su vari tipi di cellule del tessuto respiratorio umano, il virus mutato si è replicato e ha raggiunto quantità fino a 8 volte superiori rispetto al virus originario, quello comparso a Wuhan (fonte: corriere.it).
Stesse dinamiche sono state registrate nella sperimentazione sui criceti, come afferma il dottor Ralph Baric, primo autore dello studio.
Fa effetto sapere che il virus mutato ha cambiato solo 1 dei 30.000 nucleotidi che presenta.
Vaccino.
Le riflessioni di questo studio portano alla strada del vaccino in commercio.
Nonostante il vaccino attuale dovrebbe essere efficace verso la variante in oggetto nello studio scientifico, potrebbe non esserlo più rispetto a nuove mutazioni forse già circolanti.
I ricercatori si aspettato molte altre mutazioni che potrebbero “migliorare” questo virus.
Intanto in Inghilterra sono alle prese con una mutazione nuova che sta dilagando con ancora più ferocia, tanto da far decretare lockdown d’emergenza a Londra e cancellare ogni volo internazionale.
Come conclude il dottor Baric “è importante identificare subito l’emergere di nuove varianti, soprattutto nel momento in cui l’immunità di gregge o altri interventi attivi da parte dell’uomo altereranno le pressioni selettive sul genoma del virus”.