Riceviamo e pubblichiamo la missiva di una nonna che ringrazia Infermieri e Medici per aver salvato il nipotino dal trapasso ultraterreno. Una lettera commuovente che ci spinge a lavorare sempre più e meglio da professionisti sanitari.
Gentile Redazione di AssoCareNews.it,
mi chiamo Anna Maria Battisti e sono una signora ormai vecchia di 70 anni. Grazie alla mia nipote infermiera Vi scrivo questa lettera nella speranza che possiate raggiungere i colleghi della neurochirurgia infantile dell’ospedale Gemelli di Roma. Grazie alla vostra capacità e maestria, il mio nipotino che era molto grave a fine luglio è potuto tornare a ridere e giocare e si appresta a rientrare a scuola nei prossimi giorni. Il mio ringraziamento è infinito e anche quello di mia figlia, la madre del bambino, e di tutta la famiglia. Grazie al prof Caldarelli e a tutto lo staff medico, grazie agli infermieri e agli operatori che hanno saputo confortarci e sostenerci. Il vostro lavoro è una stella luminosa che contagia di luce i cieli bui delle persone che soffrono.
Senza voi adesso il nostro piccolo angelo non ci sarebbe più.
Con affetto e stima.
Anna Maria Battisti
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Gentilissima Anna Maria,
il messaggio è stato inoltrato ai colleghi della neurochirurgia infantile dell’ospedale Gemelli di Roma come da te richiesto. Infermieri e Medici non fanno miracoli, ma nonostante le difficoltà di tutti i giorni, riscontrabili fin troppo evidente e legate essenzialmente a condizioni lavorative stressanti e mortificanti, ce la mettono (e ce la mettiamo) tutta per fare il bene del paziente ed offrire la migliore assistenza possibile. Un abbraccio al suo piccolo angelo.