Coronavirus: mancanza di DPI è colpa del sistema di approvvigionamento illogico creato negli ultimi anni!
Giuseppe Marchitelli, Presidente dell’Aforp (l’associazione che riunisce i fornitori ospedalieri pugliesi) evidenzia come la situazione sia estremamente difficile.
Da una parte vi è l’aumento di domanda sul territorio, dall’altra la mancanza di offerta a causa del divieto di esportazione da parte della Cina di dispositivi di protezione individuale.
“Ci siamo svegliati davanti ad una presa di coscienza sopita da anni, ma ora emersa ed è sotto gli occhi di tutti – sentenzia Marchitelli -. La scelta di delocalizzare, praticamente ogni cosa, la globalizzazione ci costringe, oggi, a fare i conti con la realtà, che diventa inquietante quando si parla di salute”. Si assiste così alla “difficoltà oggettiva e straordinaria delle nostre imprese, che, oggi, non ricevono a loro volta le forniture, causa il divieto di esportazione da parte della Cina, in tutto il mondo, di dispositivi medici”.
Marchitelli invita “alla calma da parte di tutti gli attori coinvolti. Non è ovvia né scontata la soluzione, perché in Asia, causa la richiesta globale, scarseggia anche la materia prima, quindi non è solo questione di tempi migliori. Urge un provvedimento da parte del Governo”.
Da Marchitelli, infine, un encomio alle imprese associate Aforp, che “sono tenute al rispetto del codice etico associativo e cercano di sostenere, in questa fase di urgenze, l’interesse delle strutture ospedaliere e della salute di quanti vi operano e di quanti necessitano di cure. E’ questione di etica. E’ salute dei cittadini. E’ tutela dei medici ed operatori tutti, ai quali riconosciamo l’inesauribile disponibilità negli sforzi richiesti da questa dura prova”.