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Cattiva Sanità. A Bari minimizzano, a Firenze lo operano d’urgenza: bambino salvo grazie alla madre.

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A Bari è stato minimizzato ma il piccolo aveva davvero un problema al midollo. La lotta di una madre che è arrivata fino a Firenze per far operare il proprio bambino.

Un’odissea durata oltre due mesi che l’ha portata a correre da Bari a Firenze. La rabbia di una mamma che ha dovuto lottare per vedere riconosciuta la malattia del figlio, operato d’urgenza per una malattia al midollo.

Il racconto è stato reso pubblico con un post della donna sui propri social network, con tanto di tag verso il sindaco barese Decaro e al governatore pugliese Michele Emiliano.

“Suo figlio non ha nulla, lo vuole capire che il bambino fa finta di star male per avere le coccole? Deve solo stargli dietro… ” comincia così il racconto della donna, che riporta pubblicamente queste frasi che le sarebbero state dette da il personale medico. “Una battuta dietro l’altra che ogni giorno era una coltellata al cuore per me, che ero certa che qualcosa non andasse” mentre un secondo medico le avrebbe detto “Suo figlio sta benissimo, gli dia un pò di potassio e magnesio e gli stia dietro”.

“Mentre uscivo dal reparto” prosegue il racconto “la dottoressa che mi aveva portato le dimissioni, me le sfila di mano, e mi chiede di aspettare un minuto lì. Quel minuto sarebbe durato più di 40 minuti, porta chiusa e un via vai di medici che entravano e uscivano. Dopo 40 minuti interminabili, esce uno dei tanti medici che aveva visitato mio figlio e mi dice che devo fare un ultimo controllo di routine al Policlinico, e che poi sarei andata a casa”.

“Mi portano al Policlinico in ambulanza, attendo e mi fanno entrare per una visita con un neurochirurgo, la dottoressa inizia a parlare ma io sento solo il vuoto attorno a me, la guardo e non capisco cosa mi dice, so solo che la mia paura più grande si è avverata” aggiunge la donna che poi accusa i medici “che in 2 mesi mi hanno insultata e derisa”, realizzando che il figlio dovrà essere operato per via di due malattie rare.

“Per 2 mesi mi sono sentita una pazza. Sono dovuta restare in ospedale per altri 10 giorni per poter avere tutti gli esami in tempo, e poi sono corsa via con mio marito a Firenze, il medico che lo ha visitato, lo ha guardato e mi ha detto, signora Suo figlio presenta tutti i sintomi e i segni delle malattie che ha, non serviva la risonanza per diagnosticarla, bastava essere attenti. In Puglia cos’è l’attenzione verso il paziente? . Mio figlio è stato operato d’urgenza a Firenze al midollo, e ad oggi anche se ha ancora lievi dolori, riesce a gestite la sua crescita in modo normale”.

“Il Giovanni XXIII è così bello fuori dopo tutti i soldi spesi, ma andate a guardare dentro” conclude la donna.

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