Coronavirus, OSS protesta con Fondazione: spedito a fare portineria “fino a fine emergenza”.
Coronavirus: OSS spedito a fare il portinaio. E’ la storia di Enzo Caruso, Operatore Socio Sanitario che lavora a Milano per una delle più importanti Fondazioni Italiane che si occupano di sanità.
A fine marzo la direzione aveva esortato i dipendenti a occuparsi degli assistiti con la mascherina chirurgica invece che con dispositivi adeguati.
Come riporta lo stesso Caruso era seguita da parte sua una mail alla direzione sanitaria dove veniva specificata l’inadeguatezza della mascherina chirurgica in quanto essere un presidio medico-chirurgico e non un DPI. Venivano allegate inoltre le evidenze scientifiche rispetto all’inutilità della stessa nell’uso rispetto al Covid-19.
La direzione non ha mai risposto alla mail ma il 9 aprile è arrivata la disposizione di spostare Caruso al servizio portineria visto che il dipendente addetto è in quarantena.
Alla richiesta di spiegazioni è stato riferito che la disposizione è valida fino alla fine dell’emergenza Covid-19.
La storia ha fatto subito il giro dei social e lo stesso Caruso ha riferito che “in molti avvocati del lavoro e sindacalisti mi hanno offerto sostegno”.
Opzione a cui sembra starebbe pensando.