Donne violentate da personale dell’OMS indennizzate con una mensilità e corso per pasticcere. Lo scandalo rivelato da Associated Press.
Le donne vittime di violenze sessuali da parte del personale dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) in Repubblica Democratica del Congo avrebbero ricevuto poco più di una mensilità come indennizzo e pure corsi professionali per diventare pasticcere o altro.
Dopo lo scandalo delle violenze sessuali perpetrare ai danni di circa 150 donne fra il 2018 ed il 2020 per mano di personale dell’OMS, l’ente mondiale ha predisposto gli indennizzi per “riparare” al danno.
Secondo Associated Press, organo di stampa statunitense, esistono documenti privati prodotti dopo lo scandalo OMS che dimostrano come queste donne abbiano ricevuto circa 250 dollari e la proposta di seguire corsi professionalizzanti come quello da pasticcere.
Una soluzione che appare profondamente iniqua.
Basti pensare che secondo le stime della Banca Mondiale, lo stipendio medio in Repubblica Democratica del Congo nel 2023 è di circa 210 dollari al mese.
In un caso specifico, inoltre, risulta che l’Organizzazione Mondiale della Sanità si sarebbe fatta carico delle spese mediche derivanti dalla gravidanza susseguente all’atto sessuale e avrebbe inoltre donato un lotto di terra alla donna.
Rispetto invece all’inchiesta sul proprio personale, dai fascicoli aperti dall’agenzia di stampa emergerebbe un sistema ampio, con almeno 80 persone coinvolte a vario titolo.
Fra questi anche alti dirigenti che pur a conoscenza dei fatti non sono intervenuti in alcun modo.