Torre Mileto, imponente architettura difensiva sul Gargano, oggi è teatro di spettacolari book fotografici.
Costeggiando da Nord-Ovest il Gargano, nel noto territorio di San Nicandro Garganico, su una parte dell’istmo, che separa il mar Adriatico dal lago di Lesina, si erge mastodontica una delle tante torri costiere, presenti sul Gargano, che per secoli hanno dato il loro contributo come punto di avvistamento e di difesa, verso popoli nemici.
Molto probabilmente il nome della struttura, si deve al camerario del Regno di Sicilia Manfredi Maletta, da cui poi col tempo si tradurrà in “Mileto,” toponimo che tra l’altro identifica anche parte del territorio balneare.
La maestosa struttura architettonica, è di base quadrangolare ed è posta in modo tale che ogni lato identifichi i quattro punti cardinali, pertanto abbiamo il lato Nord, Nord-ovest e Nord-Est che vigila, direttamente sul mare, mentre la parte Sud fa da ingresso all’edificio, rendendovi l’accesso tramite una scalinata rampante in pietra.
La torre di origine Aragonese, fa registrare la sua presenza già dal lontano 22 Marzo del 1284, giorno in cui venne inviato da Carlo II D’Angiò, nel territorio Garganico, un emissario per verificare la giusta misura difensiva contro le incursioni nemiche.
L’intera struttura è circondata nella parte superiore, dove si trova la piazza d’armi, da una corona a cinque caditoie. Mentre Antistante il lato Nord-ovest, vi è posto un relitto, un cannone, rinvenuto nel fondale marino, appartenente ad una marsiliana o marciliana, un importante nave Veneziana, la poma Santa Maria, affondata nel 1607.
E se nel 1800 la torre, che è la più vicina alle Isole Tremiti, divenne una base telegrafica con annessa stazione metereologica, successivamente nel 900 ospitò la Guardia di Finanza, con la possibilità di poter fare atterrare sulla sua sommità un elicottero, oggi, benchè chiusa al pubblico, in attesa di una imminente apertura come sportello informativo del Parco Nazionale del Gargano, il suo fascino e la sua storia, attira numerosi fotografi o improvvisati tali, intenti ad immortalare all’orizzonte, baci di fidanzatini o freschi sposi che si prestano a condividere il loro sogno, avendo come “galeotto” (testimone) leggendario, una affascinate architettura secolare e una splendida vista mozzafiato di un mare dal dolce colore cristallino.