Studentessa in Ingegneria vince due battaglie: assistere la madre dopo l’aneurisma cerebrale e ribaltare una regola dell’Università.
Erika Borellini, studentessa 25enne di Carpi (MO), ha vinto la sua personale battaglia: riuscirà a iscriversi alla Magistrale. Studentessa nonostante il delicato ruolo di caregiver che le ha cambiato la vita. Infatti nel 2013 sua madre è rimasta gravemente colpita da un aneurisma cerebrale.
La laurea portata in fondo presso l’Università di Modena e Reggio Emilia con grande sacrificio non le ha però permesso di iscriversi alla magistrale di Ingegneria Elettronica e coronare il suo sogno: lavorare nell’innovazione delle attrezzature biomediche.
Erika ha infatti spiegato a Ilfattoquotidiano.it: “Ho preso 84 su 110 ma per la specialistica servono almeno 85 punti. E non esiste nessun esame integrativo, se ci fosse studierei volentieri. Ma è un numero di sbarramento e non ci sono altre possibilità di accesso. Io voglio studiare e mi dispiace se il mio voto non è adeguato per proseguire con la magistrale. Ma rifarei tutto da capo perché un punto non vale la salute di una persona”.
Il caso è diventato ben presto mediatico e si è attivata una raccolta firme su change.org.
Oggi il Magistrato ha dato ragione a Erika: ribaltando, in via eccezionale, il regolamento d’Ateneo, le sarà possibile iscriversi. Una storia di giustizia e di vita, ancora una volta più forte delle sue vicissitudini e della malattia.