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Prelievi ematici: quali provette per quali esami?

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Spesso nell’esecuzione dei prelievi ematici commettiamo degli errori banali. I più comuni riguardano lo scambio delle provette.

La gestione scorretta delle provette per prelievi ematici rientra negli errori della fase pre-analitica dell’iter di analisi laboratoristica.

T39830 Blood centrifuge machine with test tubes full of blood samples. 3D illustration.

Esistono diverse tipologie di provette, distinte per:

  • colore del tappo;
  • lunghezza;
  • presenza di additivo (separgel, anticoagulante, antiglicolitico).

La giusta scelta della provetta, la corretta sequenza di campionamento e di conservazione del campione durante il trasporto sono aspetti da tener presente per la correttezza dell’analisi condotta dal Tecnico Sanitario di Laboratorio Biomedico.

Dunque quale provetta scegliere? Come conservarla durante il trasporto? In quale ordine vanno prelevate? Parleremo delle più comuni provette utilizzate proprio in questo articolo.

Figura 1. Provette con tappi di vari colori ed un esempio di centrifuga
da Laboratorio

Provetta con EDTA – tappo lilla

Le provette con tappo lilla, lunghe o corte, presentano un anticoagulante che è l’EDTA (acido etilendiamminotetraacetico), un agente chelante. Possiamo trovare provette con adeso sulla parete EDTA di-potassico o EDTA tri-potassico, che lega gli ioni di calcio, inibendo così la cascata coagulativa. Specie nel caso dell’emocromo, le analisi su campioni di sangue intero devono essere eseguite entro le 24 ore a temperatura ambiente; per altri parametri le analisi vengono eseguite su plasma, a seguito di centrifugazione.
Queste provette devono essere prelevate in quinta battuta, secondo l’ordine campionamento corretto per evitare cross-contaminazioni da additivi.

Le provette con tappo lilla possono essere utilizzate per i seguenti esami:

  • emocromo  sangue intero;
  • elettroforesi dell’emoglobina  sangue intero;
  • ammonio  plasma, campione refrigerato, analisi nel più breve tempo possibile;
  • emoglobina glicata  sangue intero;
  • omocisteina  plasma, campione refrigerato;
  • VES (velocità di eritrosedimentazione)  sangue intero;
  • G6PDH (glucosio-6-fosfato deidrogenasi, per la diagnosi di favismo)  sangue intero, campione refrigerato e trattato con specifico agente lisante per l’analisi;
  • ACTH (ormone adrenocorticotropo)  plasma, campione refrigerato, analisi nel più breve tempo possibile;
  • PTH (paratormone)  su plasma;
  • vitamina D  in genere provetta lunga, su plasma;
  • per dosaggio immunosoppressori ed antiepilettici;
  • per esami di biologia molecolare, in ambito microbiologico;
  • per esami di biologia molecolare e genetica, in ambito anatomopatologico;
  • analisi in ambito immunoematologico e di medicina trasfusionale.

Provetta con sodio citrato – tappo azzurro 

Le provette con tappo azzurro contengono all’interno un anticoagulante, il sodio citrato, e sono utilizzate per l’analisi di parametri della coagulazione su plasma, dopo centrifugazione: tempo di protrombina/PT, d-dimero, tempo parziale di tromboplastina/aPTT, fattori della coagulazione, fibrinogeno, test di resistenza alla proteina C, proteina S e C, LAC (Lupus Anti Coagulant), antitrombina III ecc. Il rapporto sangue-anticoagulante raccomandato è di 9 parti di sangue e di 1 parte di anticoagulante (9:1) ed è necessario che la provetta venga riempita fino alla tacca indicata per rispettare questo rapporto. Dovrebbero essere prelevate in seconda battuta, subito dopo i flaconi per emocolture.

Per mantenerne l’integrità, le provette non centrifugate per esami di coagulazione di primo livello dovrebbero pervenire in Laboratorio entro 6 ore dal prelievo e quelle per esami di coagulazione specialistica entro 4 ore.

Questa provetta viene anche utilizzata per la conta delle piastrine (piastrine in citrato) per sospetta aggregazione piastrinica in EDTA (ovviamente il campione non richiede in questo caso centrifugazione per la conta).

Provetta con separgel – tappo bianco, giallo, ruggine, rosso, blu

Le provette da siero con gel separatore (gel barriera tixotropico sul fondo della provetta) sono molte; possono essere corte o lunghe e con tappi di colori diversi (bianco, giallo, ruggine, blu, vaniglia ecc.). Il gel permette di separare il siero (su cui si effettua l’analisi) da fibrina e cellule, a seguito di centrifugazione.
Queste provette, prelevate in terza battuta secondo l’ordine di campionamento corretto, possono essere utilizzate per i seguenti esami:

  • analiti comuni (chimica clinica);
  • marcatori cardiaci (BNP, troponina, mioglobina);
  • elettroforesi delle sieroproteine;
  • dosaggio di proteine;
  • dosaggio di farmaci (es. carbamazepina, litio, methotrexate ecc.);
  • alcolemia (evitare prima del prelievo l’uso di disinfettante a base alcolica);
  • sierologia infettiva ed immunologia come titolo anticorpale (microbiologia);
  • ormoni (della fertilità, tiroide ecc.). 

Provetta con antiglicolitico – tappo grigio 

Questa tipologia di provetta contiene al suo interno come additivo un antiglicolitico, che blocca la glicolisi enzimatica e stabilizza i valori di glucosio e lattato nel sangue. Hanno tappo di colore grigio e l’antiglicolitico al suo interno, combinato con un anticoagulante, può essere: sodio fluoruro, monoiodioacetato di litio e sodio fluoruro/sodio EDTA. A differenza delle provette da siero, con queste si ha più tempo a disposizione per il dosaggio del glucosio (se correttamente conservate, fino a 48 ore dal prelievo). Devono essere prelevate in sesta battuta, secondo l’ordine di campionamento corretto.

Provette con litio-eparina – tappo verde

Queste provette contengono l’eparina di litio, un additivo che blocca la coagulazione, e devono essere prelevate in quarta battuta. Anche in questo caso il campione richiede centrifugazione e le analisi vengono eseguite su plasma.

Possono essere usate per i seguenti esami:

  • marcatori cardiaci;
  • analiti comuni;
  • genetica (analisi del cariotipo, test genetici FISH);
  • dosaggio di metalli nel sangue (es. piombo, mercurio ecc.).

Unico caso in cui non è richiesta la centrifugazione del campione è per la conta delle piastrine, laddove si sospetta aggregazione piastrinica sia da EDTA sia da citrato (analisi quindi su sangue intero). 

Provette per Quantiferon – tappo giallo + grigio + rosso + lilla

Le quattro provette per il test del Quantiferon sono richieste per la diagnosi di tubercolosi (in forma attiva o latente). Servono per il dosaggio dell’interferone gamma, prodotto da linfociti T e monociti di un soggetto, a seguito di stimolazione con antigeni del Mycobacterium tuberculosis.

Prevede quattro provette, riempite obbligatoriamente con 1 ml di sangue: 1 con tappo giallo, 1 con tappo grigio, 1 con tappo rosso e 1 con tappo lilla. I campioni non necessitano refrigerazione.

Provette senza separgel – tappo rosso (per crioglobuline)

Esistono poi provette con tappo rosso ma senza gel separatore ed anticoagulanti per l’analisi delle crioglobuline, gruppo di proteine in grado di formare un precipitato o gel a freddo e ritornare in soluzione a 37 °C. Questo campione prevede di rispettare una catena del caldo a 37°C, sia in fase di prelievo sia di trasporto sia di centrifugazione.

Leggi anche:

Esami di Laboratorio: Analisi del sangue e delle urine.

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Dott.ssa Ilaria Rossini
Dott.ssa Ilaria Rossinihttps://www.assocarenews.it/
Ilaria Rossini è Tecnico di Laboratorio Biomedico e POCT Manager presso il Laboratorio di Patologia Clinica dell’Ospedale di Circolo di Varese - ASST Sette Laghi. Ha la passione per la lettura, la scrittura e la ricerca.
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