NIPT: cos’è, quando farlo e come si svolge il Non Invasive Prenatal Testing, test di screening in gravidanza.
Il NIPT (Non Invasive Prenatal Testing) è un test prenatale non invasivo, che si esegue tramite un prelievo di sangue della donna incinta. Il test analizza il DNA fetale presente nel sangue materno, che viene rilasciato dal feto attraverso la placenta.
Il NIPT è in grado di stimare il rischio che il feto nasca con specifiche anomalie genetiche, come la sindrome di Down, la trisomia 13 e la trisomia 18. Il test ha una sensibilità e una specificità molto elevate, che arrivano all’incirca al 100% nell’individuazione del rischio di queste anomalie.
Il NIPT è un test sicuro, sia per la madre che per il feto. Il prelievo di sangue è una procedura semplice e indolore, che può essere eseguita in qualsiasi momento della gravidanza.
In Italia, il NIPT non è ancora incluso negli esami gratuiti offerti dal Sistema Sanitario Nazionale. Tuttavia, in alcune Regioni è possibile richiedere il test gratuitamente.
I costi del NIPT variano a seconda della struttura che lo esegue, ma sono generalmente compresi tra € 300 e € 700.
I vantaggi del NIPT sono molteplici:
- È un test non invasivo, sicuro sia per la madre che per il feto.
- Ha una sensibilità e una specificità molto elevate.
- Permette di ridurre il ricorso ad amniocentesi e villocentesi, che sono esami invasivi e presentano un rischio di complicazioni, seppur minimo.
Gli svantaggi del NIPT sono:
- È un test di screening, non di diagnostica. Ciò significa che il test può solo stimare il rischio che il feto nasca con un’anomalia genetica, ma non può fornire una diagnosi definitiva.
- Il costo del test può essere elevato e solamente alcune regioni partecipano alla spesa (senza comunque coprirla interamente).
In conclusione, il NIPT è un test prenatale non invasivo, sicuro e accurato, che può essere un’opzione utile per le donne in gravidanza che desiderano sottoporsi a uno screening per le anomalie cromosomiche.