Carissimi amici di AssoCareNews.it,
vi scrivo per segnalarvi un master da incubo dell’UniPegaso. Purtroppo anche io sono caduta nella “trappola”, un po’ per la voglia di iniziare subito un master, un po’ per le condizione economiche vantaggiose, un po’ perché sono stata rassicurata dai ragazzi che si occupano di supportarci prima e durante il percorso formativo in quanto mi hanno detto che avrei avuto tutti gli strumenti necessari per imparare ad impiantare in totale autonomia il Picc.
Sono indignata perché adesso credo che io debba accontentarmi di seguire delle lezioni pratiche di qualche giorno dove penso imparerò poco o niente. Ho provato a richiedere la convenzione in strutture dove è presente un Picc Team ma i tempi sono biblici e non è neanche sicuro che si possa attivare.
Grazie.
Michela Stefanini, Infermiera, iscritta OPI Roma
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Carissima Michela,
ci spiace per la sua disavventura, non possiamo fare altro che pubblicare la sua missiva e inoltrarla all’attenzione di UniPegaso. Ribadiamo ancora una volta che prima di iscrivervi ad un Master, soprattutto se “on line”, vanno verificate diverse situazioni: chi lo organizza, chi lo gestisce, chi è il direttore didattico-scientifico del corso, quanti iscritti ha il corso e soprattutto a cosa mi serve un corso seguito in FAD. Invitiamo intanto l’Ateneo telematico a rispondere alla perplessità della nostra lettrice.
Per il resto grazie per la sua segnalazione.
Angelo Riky Del Vecchio, Direttore quotidiano sanitario nazionale AssoCareNews.it